Il problema dell’erosione costiera è emerso nuovamente nel Golfo di Policastro dopo la mareggiata che nella notte tra il 13 e 14 Dicembre ha colpito l’intera area, causando notevoli danni in molti paesi costieri.
A nulla dunque sono serviti i sacchi pieni di sabbia posti a protezione delle spiagge. Una soluzione adottata in modo particolare lungo gli arenili di Sapri e Villammare per porre un freno alla furia del mare che già nel mese di novembre aveva ridotto notevolmente il sedile sabbioso di molti paesi.
A porre l’accento sull’errore commesso, con lo scopo di salvare dall’erosione le spiagge del Golfo, è stato l’attivista ambientale Paolo Abbate, sempre molto attento alla tutela delle coste e delle fasce dunali.
“Sono state avanzate molte proposte per risolvere il problema dell’erosione costiera – ha dichiarato Abbate – Ad esempio la creazione di una barriera soffolta nelle acque antistanti gli arenili o il posizionamento di grosse sfere bucate oppure la realizzazione di barriere emerse. In realtà bisognerebbe agire a monte del problema ed eliminare i moli e i pennelli presenti nel Golfo di Policastro ma anche le briglie realizzate nei fiumi perché impediscono l’apporto naturale di sedimenti nel mare”.
Un’altra soluzione che l’attivista prenderebbe in considerazione, che risolverebbe in gran parte il problema, è rappresentata dal ripascimento delle spiagge, proposta dal geologo Franco Ortolani, ma è lo stesso Abbate ad essere scettico sulla sua effettiva e concreta realizzazione.
– Maria Emilia Cobucci –
- Articolo correlato
14/12/2019 – Sapri: mareggiata cosparge di detriti il Lungomare Italia. Strada chiusa al traffico