In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne il “Network 3PI Project” per la prevenzione della violenza contro donne e minori e la tutela delle persone vulnerabili, con il presidente Michela Patti, ha organizzato una serie di iniziative itineranti volte a informare e sensibilizzare le istituzioni, le Forze dell’Ordine, gli operatori della materia, i cittadini, sul gravoso problema della violenza contro donne e minori.
Il primo incontro si svolgerà a Sanza, il cui Comune ha concesso il patrocinio morale, presso il Centro di Educazione Ambientale, domani dalle ore 15,30. Il secondo incontro si terrà il 14 dicembre a Sicignano degli Alburni dove è prevista anche una “pièce teatrale” a cura di Walter Melchionda, attore di “Un Posto al Sole”. Si concluderà a fine dicembre a Matera, Capitale della cultura 2019. Gli eventi in cartellone hanno ottenuto il patrocinio morale dell’Università degli Studi di Salerno e dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno.
Agli incontri interverranno, tra gli altri, il Presidente del Tribunale di Lagonegro Luigi Pentangelo, Vittorio Esposito, Sindaco di Sanza, Rossella Maria Colella, Sostituto Procuratore del Tribunale di Lagonegro, Franco De Stefano, Consigliere Suprema Corte di Cassazione e Componente del Gruppo dei Referenti per i Protocolli di intesa tra Corte di Cassazione e Corti Supreme Europee, Carmine Olivieri, Sostituto Procuratore del Tribunale per i Minorenni di Potenza, Vincenzo Saladino, Magistrato del Tribunale di Napoli Nord, Ferdinando Pellegrino, Psichiatra Psicoterapeuta, Michela Patti, Presidente del Network 3PI Project for Vulnerable People.
Nel corso degli eventi verranno divulgati i contenuti del corso sulle discriminazioni, coordinato dalla Commissione Europea e dal Consiglio Nazionale Forense, sarà presentato il progetto “3PI for Vulnerable People”, per la prevenzione della violenza contro donne e minori e la tutela delle vittime vulnerabili. Tale progetto, attraverso un lavoro di rete e uno studio multidisciplinare che vede coinvolte diverse figure professionali (avvocati, magistrati, docenti universitari, psichiatri, psicologi, assistenti sociali), a cui partecipano anche docenti di Università estere (Francia, Spagna, Argentina) che hanno fornito le legislazioni e le prassi dei rispettivi territori, tende non solo ad analizzare le modalità delle azioni violente, la durata, le conseguenze sulle vittime e soprattutto sui minori che assistono a tali fatti, ma propone delle specifiche modalità di approccio degli operatori, al fine di mettere in campo delle strategie efficaci per contrastare il fenomeno.
“Fondamentale è l’apporto integrato delle varie professionalità – dichiara l’avvocato Michela Patti -. Oltre che degli avvocati che difendono le vittime di violenza, importantissimo è il ruolo dei medici di emergenza che per primi vengono a contatto con le persone che hanno subito le azioni violente, le quali si rivolgono ai Presidi Sanitari; nonché il ruolo delle Forze dell’Ordine, nel raccogliere le querele delle vittime. Soprattutto se chi ha subito le azioni violente presenta delle disabilità o delle patologie psichiche e ha difficoltà nell’organizzazione e ricostruzione degli accadimenti e dei ricordi, come avremo modo di approfondire nel corso degli incontri“.
Nel corso degli eventi ci sarà una presentazione video delle opere della famosa fotografa australiana di fama internazionale Belinda Mason che, con il Progetto “Silent Tears” (Lacrime silenziose) ha esaminato le storie di 12 donne, alcune delle quali sono diventate disabili a causa della violenza e altre che sono state vittime della violenza mentre erano disabili.
“Il lavoro che stiamo portando avanti è importantissimo – afferma l’avvocato Patti -, non solo a fini scientifici ma anche e soprattutto a livello pratico, in quanto la conoscenza del fenomeno è fondamentale non solo per prevenire l’escalation violenta ma anche, e soprattutto, per implementare strategie efficaci di contrasto da parte di tutti gli operatori interessati che vengono a contatto con le vittime, in modo da fornirgli un aiuto concreto ed efficace. Solo in tal modo si può cercare di evitare e arginare quelle che sono le conseguenze drammatiche di un fenomeno che, purtroppo, ogni giorno che passa conta moltissime vittime perché, nonostante la copiosa legislazione in materia e l’introduzione del ‘Codice Rosso’, sulla legge che tutela le vittime di violenza domestica e di genere, entrata in vigore ad agosto di quest’anno, ci sono ancora numerose criticità“.
– Paola Federico –