L’Ufficio Locale Marittimo di Marina di Camerota ha sequestrato un’attività balneare a Camerota che era stata tramutata in una struttura di ricezione alberghiera.
L’attività d’indagine condotta sotto il coordinamento del Procuratore Capo Antonio Ricci della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha permesso di accertare che la struttura balneare, tramite la realizzazione di lavori interni, era stata trasformata in 12 camere per gli ospiti mutando la destinazione d’uso del complesso balneare in attività di b&b ed affittacamere con conseguente utilizzo della concessione demaniale in maniera difforme da quella prevista.
La struttura balneare si trova in un’area particolarmente sensibile in quanto sita in zona sottoposta a vincolo paesaggistico-ambientale e rientrante nella perimetrazione del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Gli interventi di costruzione effettuati hanno determinato a tutti gli effetti una nuova costruzione in quanto sono state realizzate strutture ancorate al suolo in maniera durevole.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria sono stati eseguiti i provvedimenti cautelari di sequestro. Indagate, inoltre, tre persone.
L’attività d’indagine condotta si colloca nel controllo del rispetto della normativa sul demanio marittimo.
– Claudia Monaco –