Si è tenuto ieri pomeriggio, presso la sala riunioni della Parrocchia Sant’Alfonso a Padula Scalo, la presentazione del sito web cittavallo.it, occasione di dibattito sui pro ed i contro dell’ipotetica istituzione del Comune unico della Città Vallo di Diano.
Presenti, tra gli altri, don Vincenzo Federico, il sindaco di Padula Paolo Imparato, Vincenzo Ferrara, membro del comitato per la promozione del sito cittavallo.it, Nunzio Ritorto, presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti di Sala Consilina, Gelsomina Lombardi, vicesindaco di Sala Consilina, il Vescovo della diocesi di Teggiano-Policastro Mons. Antonio De Luca, il presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Raffaele Accetta, il sindaco di Montesano Giuseppe Rinaldi, il Maresciallo Cono Mea della Stazione dei Carabinieri di Padula. A moderare l’incontro il giornalista Pietro Cusati.
Diversi gli argomenti trattati tra cui i benefici che l’istituzione di un Comune unico porterebbe, una città che diverrebbe seconda per abitanti in provincia dopo Salerno e prima in Campania per estensione, o l’ipotetica nuova localizzazione di uffici ed enti sul territorio che avrebbe una funzione più determinante con più efficienza politica e maggiori contributi statali. Numerosi anche i pareri discordi, che, secondo alcuni dei presenti, porterebbero ad un nulla di fatto la proposta.
“Ho presentato questo sito – ha dichiarato Ferrara – perché sono un fervente sostenitore di questo progetto, affinché possa essere un punto di riferimento per chi vuole informarsi sulla vicenda“. Il sito dispone di una premessa iniziale, la storia del progetto, le leggi nazionali e regionali che riguardano la fusione dei comuni, analizza i quindici Comuni del Vallo di Diano con vantaggi ed opportunità.
“La fragilità del territorio – ha sottolineato Ritorto – deriva dalla sua forte divisione interna. I sindaci e le istituzioni sono divisi a prescindere dell’interesse generale del territorio“.
Secondo Accetta, invece, “un referendum dovrebbe essere il momento di espressione per ciascuno, noi nei Consigli abbiamo chiesto di averlo, lo abbiamo fatto in un momento in cui in Regione Campania c’era il quorum“.
– Gianluca Calenda –