Si terrà domani, martedì 29 ottobre, l’incontro “Educazione alla legalità: la mafia teme più la scuola o la giustizia?” organizzato dall’Università degli Studi della Basilicata in collaborazione con la Direzione Investigativa Antimafia.
L’appuntamento si svolgerà a Potenza, nell’aula magna del Rione Francioso, alle ore 11.
Il Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, il Generale Giuseppe Governale, parlerà agli studenti potentini per discutere del problema, esistente da lungo tempo, e delle conseguenze della criminalità organizzata.
Può la scuola, attraverso la formazione di giovani responsabili, leali, artefici del proprio destino rappresentare una valida barriera per l’avanzare della mafia oppure è il solo potere giudiziario lo strumento che la mafia teme maggiormente? E’ la domanda emersa negli ultimi anni e l’obiettivo dell’incontro sarà quindi l’informazione ed educazione alla legalità dei giovani che potranno rappresentare i possibili “anticorpi” in grado di contrastare la cultura mafiosa.
Dai dati statistici emerge una sempre maggiore adesione da parte dei giovani alle organizzazioni mafiose che agiscono soprattutto dove c’è crisi, omertà e disinformazione. Raccontando diversi episodi di cronaca, Governale mostrerà come “quest’ultima sia stata esercitata in passato a fasi alterne e come invece oggi le armi mafiose siano più silenziose ma non meno pericolose”. Nel corso della relazione, il Generale si soffermerà su alcuni punti di riflessione riportando e commentando anche interventi di noti uomini politici del passato e vittime di mafia.
“La conferenza – ha detto la Rettrice dell’Unibas, Aurelia Sole – si inserisce in un percorso di condivisione, con le istituzioni, di iniziative per la promozione della legalità. In tutti i campi che possono sfociare in comportamenti illegali, abbiamo messo in campo percorsi di formazione specifici, e collaborazioni con le istituzioni e le associazioni lucane e nazionali. La scuola, e più in generale la cultura, rappresentano un presidio di democrazia e, con la preziosa collaborazione delle Forze dell’ordine, sono un ostacolo concreto al dilagare delle mafie e della corruzione”.
– Claudia Monaco –