Si è svolta stamattina la cerimonia di consegna di 5 televisori donati dalla Banca Monte Pruno all’Ospedale “Luigi Curto” di Polla. Quattro sono stati posizionati all’interno dell’Unità Operativa di Oculistica e uno nell’Unità Operativa di Pediatria. La donazione di oggi rientra in un più ampio programma di sostegno alla sanità locale e al presidio ospedaliero, messo in campo dalla Banca Monte Pruno al fine di migliorare la degenza dei malati ricoverati.
Presenti alla cerimonia, tra gli altri, il Vice Direttore Generale della Banca Monte Pruno Cono Federico, il Responsabile della Pianificazione e Affari generali della Banca Antonio Mastrandrea, il Direttore Sanitario del “Curto” Luigi Mandia, il dottore Alfonso Pellegrino primario del Reparto di Oculistica, il dottore Teodoro Stoduto primario del Reparto di Pediatria, i sindaci di Polla Rocco Giuliano, di Teggiano Michele Di Candia e di Caselle in Pittari Giampiero Nuzzo.
“Un ringraziamento doveroso da parte dell’Amministrazione comunale va alla Banca Monte Pruno – ha affermato il sindaco Giuliano – per le tante iniziative sociali che svolge sul territorio. Ringrazio anche il Direttore Sanitario per l’ottimo lavoro svolto quotidianamente dagli operatori ospedalieri. Ci sono delle grandi professionalità in campo che sono certo, con il sostegno delle istituzioni locali, porteranno il ‘Curto’ a raggiungere sempre grandi risultati“.
Un ringraziamento alla Banca Monte Pruno è arrivato anche dal Direttore Sanitario Mandia. “Gesti come questo – ha detto – ci consentono di andare avanti in un momento delicato in cui la solidarietà può fare la differenza. Curare significa anche accoglienza, esserci”.
Il Vice Direttore Generale della Banca Monte Pruno Cono Federico ha posto l’accento sull’obiettivo dell’iniziativa. “Lo scopo che ci prefiggiamo – ha spiegato – è quello di cercare di migliorare la degenza degli ammalati e sostenere il territorio. Noi da soli non possiamo fare tutto. Daremo sempre il nostro contributo, ma anche le istituzioni devono fare la loro parte per migliorare e proteggere il presidio ospedaliero che è l’unico rimasto sul territorio”.
– Antonella D’Alto –