![](https://live.staticflickr.com/65535/48941592303_f5d57a5696_b.jpg)
I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare, distaccati presso il Nucleo S.D.A.I. di Napoli (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi), si sono immersi nelle acque di Capaccio-Paestum, dopo la segnalazione della presenza di un relitto di un mezzo da sbarco affondato molto probabilmente nel corso delle operazioni che il 9 settembre del 1943 videro le truppe Alleate sbarcare su quel litorale per poi marciare alla volta di Napoli.
I subacquei della Marina Militare hanno quindi trovato il relitto di un mezzo da sbarco statunitense con a bordo diverse casse di munizioni di vario tipo e numerosi rotoli di miccia. Come da prassi hanno effettuato un’attenta e minuziosa ricognizione subacquea, con l’utilizzo anche di un sofisticato metal-detector, delle zone limitrofe. Questa indagine gli ha consentito di rintracciare sia altri proiettili sia attrezzi da lavoro e pezzi di rispetto di armamenti.
Allargando il raggio della ricognizione, a circa 400 metri dal relitto, è stato trovato un carro armato statunitense in apparente ottimo stato di conservazione. Il mezzo cingolato era parzialmente insabbiato, con una porzione della portella di chiusura della torretta aperta attraverso la quale non è stato possibile accedere all’interno a causa delle ridotte dimensioni del passaggio.
Sono in corso le operazioni di rimozione e riposizionamento in zona di sicurezza del materiale esplodente che, salvo condizioni meteo avverse, verrà fatto brillare nella tarda mattinata del 25 ottobre.
Le operazioni di recupero del materiale pericoloso sono molto complesse a causa della vastità dell’area da perlustrare che si trova a circa 2 miglia dalla linea di costa, ad una profondità compresa tra i 20 ed i 25 metri.
– Chiara Di Miele –