“Dal tumore al seno oggi si può guarire”.
E’ questo l’importante messaggio ricco di speranza che giunge dal dottore Tommaso Pellegrino, oncologo chirurgo.
Il nastro rosa della Breast Cancer Campaign ci ricorda che ottobre è il mese della prevenzione del cancro al seno. Un mese dedicato all’importanza della sensibilizzazione, della prevenzione e del sostegno alla ricerca.
“Per guarire è fondamentale la diagnosi precoce – continua Pellegrino – oggi riusciamo ad avere la guarigione nel 90% dei casi grazie a questo fondamentale elemento. Gli screening di prevenzione e una serie di attività hanno contribuito a far nascere nelle donne una maggiore consapevolezza. Nella prevenzione non ci sono regole standard: dipende dalle caratteristiche di ogni donna come la familiarità, le cure ormonali (fattore di rischio), l’allattamento al seno (fattore di prevenzione). Importante anche lo stile di vita, il tipo di seno e l’obesità. Sono tante le componenti che vanno valutate per definire un piano di prevenzione. Quando bisogna iniziare a fare prevenzione? Subito, dai 20 anni in poi con un’ecografia e visita senologica perchè se è vero che la fascia d’età non è a rischio è giusto incominciare a prendere familiarità con questa tematica e a conoscere il proprio seno. Dai 45 anni in poi, invece, fondamentale è la mammografia”.
La mortalità, come sottolinea lo stesso Pellegrino, “è diminuita anche se rimane il tumore più frequente nelle donne. In media abbiamo circa 50mila casi nel solo 2018, purtroppo è in aumento“.
“Importanti i progressi della chirurgia – spiega ancora Pellegrino – che non prevede interventi demolitivi ma conservativi e ricostruttivi nella stessa seduta operatoria. Anche le terapie successive sono di gran lunga personalizzate e adeguate con una minore aggressività ma maggiore specificità”.
Uno stile di vita sano è fondamentale nella prevenzione di numerose patologie e si rivela prezioso alleato anche per la vita delle donne che combattono contro il tumore al seno o vogliono prevenirlo.
“L‘attività fisica, dopo l’alimentazione, è importante – spiega Pellegrino – perchè così si liberano endorfine e si stimola il sistema immunitario che riesce a rispondere meglio. L’obesità è un rischio importante. Ecco perchè voglio sottolineare che il mangiare sano e l’attività fisica sono colonne portanti della prevenzione. Un appello voglio farlo alle mamme: l’obesità infantile è il dramma peggiore e condanniamo i nostri figli ad avere uno stile di vita futuro a rischio. Dobbiamo iniziare a far mangiare bene i nostri bimbi. Sono aspetti importanti: abbiamo la fortuna di vivere nella culla della dieta mediterranea ma spesso non siamo bravi a coglierne le potenzialità e gli aspetti”.
– Claudia Monaco –