Si è svolto questo pomeriggio, presso la sede della Prefettura di Salerno, un tavolo tecnico per discutere dell’emergenza cinghiali che da diverso tempo attanaglia i paesi del Vallo di Diano, del Cilento e degli Alburni.
L’incontro è stato richiesto dal Direttivo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni dopo una riunione con i sindaci dei paesi che stanno vivendo una situazione di emergenza a causa degli ungulati. Alla presenza dei sindaci del territorio, dei rappresentanti delle associazioni di categoria del settore agricolo, dei dirigenti del Servizio Veterinario dell’Asl e del direttivo del Parco Nazionale del Cilento,Vallo di Diano e Alburni, il Prefetto Francesco Russo ha ascoltato le criticità e ha discusso delle possibili soluzioni ai problemi provocati dai cinghiali.
“È stata una riunione positiva per fare chiarezza – dichiara Enzo Tropiano, Direttore Coldiretti Salerno –. Anche il Prefetto ha preso atto della situazione di emergenza, ma le azioni proposte sono complesse. È importante che diminuisca il numero dei cinghiali. Vi è una consapevolezza che bisogna agire nell’area Parco con un maggiore controllo e maggiori abbattimenti e la possibilità di aumentare il periodo di prelievo degli animali nelle aree esterne al Parco“.
Durante il dibattito è emerso che il sovrannumero degli ungulati crea forti disagi, per cui è necessario consentire a cacciatori specializzati un abbattimento di massa di questi animali, onde evitare devastazioni per l’agricoltura e problemi per l’uomo. Il Prefetto Russo, dietro suggerimento del Direttivo del Parco, ha assicurato di tenere aperto il tavolo di lavoro in modo da approfondire e programmare le eventuali azioni future per arginare l’emergenza, tenendo conto delle realtà territoriali e nel rispetto delle norme vigenti in materia di caccia. Per i Comuni limitrofi al Parco e confinanti con la Regione Basilicata il Prefetto ha assicurato azioni concertate in modo da risolvere la problematica.
“Oggi c’è stata una presa di coscienza da parte di tutte le istituzioni del nostro territorio per quanto concerne l’emergenza cinghiali – afferma il Presidente del Parco Nazionale Tommaso Pellegrino –. Continueremo a sostenere l’importanza di alcuni provvedimenti legislativi, presso il Ministero dell’Ambiente e dell’Agricoltura, che possano facilitare l’eliminazione di queste specie non autoctone. Tra qualche giorno partiranno i primi centri di cattura che saranno inseriti nelle aree più calde del territorio del Parco“.
– Rosanna Raimondo –