A seguito dei cambiamenti climatici, molte condizioni naturali alle quali il nostro organismo era abituato subiscono alterazioni tali da indurre sia l’aumento del numero di casi di molte malattie che la gravità dei sintomi. Tra queste ne risentono soprattutto l’asma e altre malattie atopiche. Di questi argomenti si discute oggi e domani presso il Palazzo della Provincia di Salerno, in occasione dei lavori del Progetto Promis Campania, alla presenza di un gruppo di scienziati coordinati dal Prof. Jean Bousquet Centre Hospitalier Universitaire de Montpellier (Francia).
Nel corso della due giorni saranno presentati due progetti, uno internazionale sostenuto con i fondi Europei e uno locale sostenuto dai fondi per la Prevenzione delle malattie croniche in Regione Campania. Particolare rilevanza ha avuto finora il lavoro svolto dal Centro di Allergologia dell’Azienda Sanitaria di Salerno diretta da Vincenzo Patella, che, attraverso il Monitoraggio Ambientale Atmosferico, ha rilevato uno stretto rapporto tra inquinamento e cambiamenti climatici.
Infatti, grazie a questi studi, come riferito da Mario Iervolino, Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Salerno, l’Asl ha guadagnato la leadership per il Coordinamento del Gruppo Italiano nel progetto di ricerca Europeo intitolato “Digital technologies to improve the response to health challenges: MASK-ARIA”. Diversi centri di Ricerca Europei punteranno a condividere le esperienze delle Regioni e dei Distretti Sanitari coinvolti e a identificare le ulteriori aree di utilizzo per migliorare gli esiti sanitari dei pazienti con rinite allergica e asma.
Il secondo progetto è “MACVIA-LR”, l’evoluzione di un altra iniziativa intitolata “La rinite allergica e il suo impatto sull’asma” (ARIA), sarà presentato in 26 paesi europei. Raccoglierà, come “buona pratica”, le soluzioni innovative sviluppate nel progetto, che verranno poi trasferite gratuitamente attraverso un sistema di gemellaggio, ai diversi siti di riferimento di EIP su AHA per raccogliere informazioni sul monitoraggio e la gestione della rinite in Europa e per confrontare i percorsi terapeutici più idonei.
– Antonella D’Alto –