Un epilogo positivo per una vicenda che aveva assunto contorni tristi quella di Vincenza Magliano, 87enne originaria di Santa Marina e deceduta per cause naturali all’Hospice di Sant’Arsenio.
L’anziana era stata trasferita a Sant’Arsenio dopo un periodo trascorso in una struttura a Torraca. Dopo il decesso, le autorità competenti hanno provveduto ad avvisare i parenti per occuparsi della salma, invito che in un primo momento non è stato accolto dai prossimi congiunti di Vincenza. Dopo aver trasferito la salma presso una cella frigorifera dell’ospedale “Curto” di Polla in attesa di ulteriori ricerche, si è instaurato un braccio di ferro tra il Comune di Sant’Arsenio e quello di Santa Marina per il presunto disinteresse da parte di quest’ultimo nei confronti della cittadina. Questione che poi si è chiarita con la constatazione, a norma di legge, che in caso i parenti della persona scomparsa dimostrino di non avere le possibilità economiche per occuparsi della tumulazione, sia il Comune in cui la persona è morta a doversene occupare.
Fortunatamente, però, “una nipote del marito defunto di Vincenza – ha dichiarato ad Ondanews il vicedindaco di Sant’Arsenio Rosario Capozzolo – ci ha comunicato di voler provvedere a sue spese alla tumulazione dell’anziana”.
L’interessamento di una parente, residente a Roma, ha finalmente messo fine a un capitolo mesto di una vicenda che ha sollevato numerose perplessità in tema di doveri familiari e, soprattutto, di umanità per un’anziana che si è ritrovata ad affrontare da sola il momento della morte.
– Maria De Paola –
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