“La nostra speranza è che Sua Santità accolga col suo buon cuore il nostro appello in merito a una vicenda che ha ferito le nostre popolazioni. I fedeli di Piaggine e Valle dell’Angelo sono vivamente turbati da una decisione del Vescovo, Sua Eccellenza Ciro Miniero, che, dopo averci inviato il nuovo parroco Don John Fredy Gutierrez Sanchez, nel mese di luglio, ne ha disposto la sostituzione il 10 settembre, nominando in sua vece don Loreto Ferrarese già parroco di Laurino e Campora“.
I fedeli di Piaggine stanno facendo di tutto per far in modo che il loro amato parroco, don John, non venga sostituito. L’ultima azione è stata quella di inviare una lettera direttamente a Papa Francesco, a firma del “Comitato Pro don John“, nato per l’occasione.
Nella lettera si evidenziano la delusione e l’amarezza provate dai cittadini in seguito a tale decisione, per diversi motivi.
“Don John in due mesi di attività parrocchiale aveva conquistato tutti e suscitato un rinnovato spirito di vicinanza alla fede cristiana – sottolineano i fedeli – con un modo di fare francescano ispirato alle parole di Sua Santità. Non c’è ammalato che non abbia ricevuto la visita a casa di don John, non c’è bambino che non abbia ricevuto un dono o un giovane che non sia stato invitato alle attività parrocchiali“.
Motivi per i quali la comunità aveva visto riaccendersi una speranza e trovato un faro verso cui far rotta.
“L’altra ragione che ci spinge a lottare contro questa decisione – continua il Comitato – è che il parroco assegnatoci già regge altre due parrocchie. Le distanze sono enormi e ci chiediamo come possa, anche con tutta la buona volontà, essere ossequioso dei compiti di cura pastorale che gli vengono assegnati. Non abbiamo nulla contro don Loreto Ferrarese nè contro il Vescovo Ciro Miniero, ma riteniamo che questa nomina sia in contrasto con le norme ispiratrici del diritto canonico e soffochi le speranze di popoli che continueranno a ripetere: Cristo si è fermato ad Eboli“.
Da quando è giunta la notizia dell’allontanamento di don John, la chiesa di Piaggine è occupata dalla fine della Santa messa delle 18.00 fino a mezzanotte, ma i fedeli affermano che non si tratta di una rivolta bensì di un unione per lodare il Signore. L’occupazione continuerà fino al 29 settembre, giorno in cui la comunità, salvo ripensamenti, dovrà salutare il parroco don John.
“Facciamo appello a Sua Santità ed al cuore francescano che ispira la Sua Missione – concludono i fedeli nella lettera – perché questa scintilla di amore portata tra le nostre popolazioni non venga soffocata e spenta, facciamo appello per i bambini e i loro sorrisi, per gli ammalati e il conforto che ad essi è dovuto, per un popolo che ha ritrovato un’unità che pensavamo perduta. Noi vogliamo don John“.
– Paola Federico –
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