C’è anche una ricercatrice di 39 anni di Teggiano all’interno del gruppo di ricerca del Centro di ematologia e oncologia pediatrica dell’Ateneo Vanvitelli di Napoli che ha scoperto una nuova variante dell’emoglobina con cui potrà essere curata una bambina affetta da anemia cronica. Si tratta della dottoressa Maddalena Casale, in servizio presso il Dipartimento della Donna, del Bambino e di Chirurgia Generale e Specialistica.
Il gruppo di ricerca è diretto dal dottor Silverio Perrotta, direttore del Centro di ematologia e oncologia pediatrica. Diagnosticare una nuova variante dell’emoglobina è molto complesso perchè si tratta di una proteina che si degrada in tempi brevi.
La piccola è rimasta senza una diagnosi precisa per molti anni, poi è arrivata al Centro dell’Università Vanvitelli e, grazie alla scoperta del gruppo di cui fa parte la dottoressa di Teggiano, ora potrà ricevere delle cure più adeguate.
La scoperta è stata pubblicata su Clin Biochem e quello della dottoressa Casale è il primo nome del lavoro. Con lei anche il dottor Saverio Scianguetta, biologo presso il laboratorio di Biologia molecolare della Vanvitelli. Entrambi si sono occupati personalmente dello studio e hanno portato avanti le ricerche nonostante le difficoltà esecutive.
Gli esperimenti che hanno consentito l’isolamento della nuova emoglobina sono stati eseguiti dai ricercatori del Ceinge Biotecnologie Avanzate, Flora Cozzolino e Vittoria Monaco, sotto la guida di Piero Pucci, coordinatore del laboratorio di Proteomica Ceinge e ordinario di Chimica biologica della Federico II.
– Chiara Di Miele –