“Un nuovo ‘evento’ al COVA di Viggiano. E’ l’ennesima prova che l’impianto non è affatto sicuro. Due eventi in pochi giorni senza avere, peraltro, notizie certe sull’accaduto non possono lasciare tranquilla la popolazione“. A Denunciarlo è ISDE – Associazione Italiana Medici per l’Ambiente della sezione di Potenza.
Una nuova fiammata si è, quindi, sprigionata nel pomeriggio di ieri per circa mezz’ora al Centro Oli di Viggiano.
“Lo ripeteremo fino allo sfinimento che l’impianto è obsoleto e che va fermato prima che accada l’irreparabile! – commentano i membri in una nota – Il disastro ambientale cui è sottoposta la popolazione della Val d’Agri è solo l’iceberg di una situazione che abbiamo evidenziato negli ultimi 12 anni. La salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente non può essere delegata ad un ARPAB le cui gravi carenze sono sotto gli occhi di tutti e ad una amministrazione regionale che continua a non tenere conto né delle leggi da essa stessa approvate né degli studi epidemiologici effettuati, né tanto meno delle richieste delle amministrazioni locali che prevedono limiti più restrittivi delle emissioni degli inquinanti“.
“Ci siamo opposti e ci opporremo sempre ad eventuali altre autorizzazioni in queste condizioni! E tanto per rimanere in tema abbiamo il diritto di conoscere l’esito delle nostre precedenti osservazioni ai procedimenti AIA/VIA. Nonostante tutto, continueremo a stare sempre dalla stessa parte: quella dei cittadini“.
– Paola Federico –