L’organizzazione sindacale Agrocepi Sele, in riferimento agli ultimi fatti di cronaca avvenuti a Capaccio Paestum riguardanti lo sversamento di reflui zootecnici in modo non appropriato, plaude all’iniziativa assunta dal sindaco Franco Alfieri e all’ordinanza che obbliga i titolari di aziende zootecniche ed attività produttive di trasformazione dei prodotti lattiero-caseari a presentare la documentazione tecnico-illustrativa del sistema di gestione dei reflui, delle acque di lavaggio e la documentazione tecnica volta a dimostrare la congruità tra la capacità di stoccaggio dei reflui e l’effettiva consistenza dell’allevamento. Chi non è in regola rischia la chiusura dell’attività.
“Se da un lato va salvaguardata la salute dei cittadini, – affermano il presidente di Agrocepi Sele, Domenico Tancredi, ed il Responsabile del Dipartimento Agroenergia Agrocepi, Francesco Cicalese – dall’altro bisognerà attuare immediate iniziative per migliorare gli allevamenti bufalini, che rappresentano una vera ricchezza per il territorio. A tal riguardo, Agrocepi Sele ritiene che per realizzare opere, quali vasche, impianti di biogas, bisognerebbe predisporre con una concertazione pubblico-privata piani organici e di settore, promuovendo soprattutto tra le aziende medio piccole forme di aggregazione con reti di imprese o OP sul latte di bufala, per fare in modo di costruire i relativi impianti in forma anche congiunta. A supporto di ciò sarebbe auspicabile, attraverso pure il nuovo PSR o con altre fonti finanziarie, definire misure di sostegno ad hoc, nonché si potrebbe pensare ad un aiuto degli istituti di credito territoriali con specifici prodotti finanziari rivolti a migliorare la qualità ambientale delle aziende agricole bufaline“.
Agrocepi Sele dichiara la propria disponibilità ad organizzare e partecipare ad incontri con gli attori istituzionali e le imprese del territorio.
– Chiara Di Miele –