“E’ tutto così assurdo. Ancora non riesco a crederci”.
Sono queste le prime parole che ha pronunciato Delphine, la madre di Simon Gautier, l’escursionista francese disperso nel Golfo di Policastro e del quale non si hanno più tracce da una settimana.
È molto agitata Delphine perché vorrebbe avere più notizie sull’andamento delle ricerche e soprattutto capire cosa è successo lo scorso venerdì, quando il figlio ha lanciato l’allarme e chiesto aiuto ai soccorritori del 118.
“Non ho voluto ascoltare la richiesta di aiuto che ha lanciato mio figlio perché ascoltare la sua voce sofferente mi provocherebbe troppo dolore – ha affermato Delphine – Ho sentito l’ultima volta mio figlio il martedì precedente alla sua scomparsa e non potevo mai immaginare che sarebbe stata l’ultima volta che avrei sentito la sua voce”.
“Sono contenta che molti amici di Simon si sono mobilitati per venire in Italia e mettersi alla ricerca di mio figlio – afferma Delphine – ma vorrei massima attenzione da parte di tutti. È necessario che tutti coloro che vogliono aiutarci nelle ricerche si coordino con i Vigili del Fuoco che stanno facendo un buon lavoro ma purtroppo sono in pochi. Ci vorrebbero più aiuti da parte di tutti”.
L’espressione di Delphine, sempre positiva e sorridente, però cambia quando ricorda il giorno in cui le hanno comunicato la notizia della scomparsa di Simon.
“Ho saputo ciò che stava accadendo a mio figlio tramite Consolato, solo quattro giorni dopo la sua scomparsa. Questa è una cosa incredibile. Me l’avrebbero dovuto comunicare immediatamente”.
– Maria Emilia Cobucci –
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