Continua a tenere banco la problematica relativa alla permanenza in vita dei Punti Nascita presso gli ospedali di Polla, Sapri e Piedimonte Matese. Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca nelle ultime ore ha riaperto la vicenda, polemizzando contro il Movimento 5 Stelle, partito al Governo, e annunciando un futuro poco confortante in vista del nuovo parere che dovrà arrivare dal Comitato percorso nascita in merito alla richiesta di deroga della sospensione.
“La Regione ha chiesto l’approvazione in deroga dei Punti Nascita di Sapri, Polla e Piedimonte – ha spiegato il governatore – . Nella riunione al tavolo tecnico a Roma ci hanno informato che il parere è negativo. La Regione ha fatto la sua parte. Il verbale ancora non c’è e, quindi, invito quei parlamentari e consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che fanno demagogia sui territori a intervenire sul loro ministro della Sanità Grillo. Io propongo una deroga, a Roma dicono no e poi loro fanno ammuina. Allora fate in modo che il ministro della Salute, oltre che dire scempiaggini, approvi la richiesta di deroga“.
Non è tardata a giungere una risposta ufficiale dal Ministero della Salute, che attraverso un comunicato stampa ha precisato:”Riguardo alle dichiarazioni diffuse dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sul parere negativo espresso dal Ministero della Salute alla seconda richiesta di deroga per i tre Punti Nascita di Sapri, Polla e Piedimonte, il dicastero ritiene essenziale fare le seguenti precisazioni. Attualmente è in itinere l’invio alla Regione del parere ufficiale che il Comitato percorso nascita ha espresso nella riunione del 2 luglio scorso per i tre Punti Nascita in oggetto. Il Comitato percorso nascita è un organismo tecnico, insediato al Ministero, che si avvale della competenza di esperti nominati dall’Iss, dall’Agenas, nonché, in particolare, di tre esperti nominati dalla Commissione Salute delle Regioni, pertanto il ministro della Salute non può che prendere atto dei pareri formulati dal suddetto Comitato“.
“Le Regioni, – continuano dal Ministero – in virtù dell’autonomia organizzativo gestionale conferita dalle modifiche del titolo V della Costituzione, hanno la facoltà di definire la propria rete dei Punti Nascita a prescindere dai pareri consultivi espressi dal Comitato, assumendosene la piena responsabilità qualora disallineati rispetto a quanto previsto dall’Accordo 16/12/2010, dal Dm 11/11/2015 e dal Dm 70/2015. La Regione Campania, in sede di Comitato percorso nascita, ha ufficializzato l’intenzione di voler procedere a una nuova programmazione del percorso nascita, pertanto tavolo e Comitato restano in attesa del nuovo documento di programmazione che, a tutt’oggi, non è arrivato“.
– Chiara Di Miele –