Quasi 4000 elaborati giunti per la partecipazione, coinvolte scuole di diverse regioni, richieste giunte dall’Italia e dall’Estero. La XXIII edizione del concorso di poesia “Il Saggio” presenta numeri straordinari, a cominciare dalle richieste di partecipazione che segnalano il concorso ebolitano tra i più ambiti da poeti e scrittori. In più, quest’anno un grande successo arriva anche dalla partecipazione dei giovani, delle scuole, dei lavori dall’estero, dalla sezione persone con disabilità e sezione detenuti.
“Un appuntamento che cresce sempre di più – ha detto il sindaco Massimo Cariello –, anche per una serie di intuizioni, a cominciare dal coinvolgimento di scuole e periferie. Dietro i numeri dei partecipanti ci son intere famiglie che si muovono, Eboli sempre più diventa riferimento culturale e di presenze“.
L’intera maggioranza consiliare sostiene l’iniziativa. Alla presentazione, infatti, hanno partecipato anche gli assessori Lamonica, Masala ed Albano e la capogruppo Rosamilia.
“Numero dei partecipanti e qualità degli elaborati testimoniano il successo del concorso – ha sottolineato Filomena Domini –. Ci conforta molto la partecipazione dei giovani, anche perché segnalano temi nuovi ed attuali. Non a caso in questa edizione registriamo anche la collaborazione de Forum dei Giovani“.
Alcuni dei numeri relativi alla partecipazione indicano una nuova strada intrapresa dal concorso ebolitano. “Quasi 2000 poesie giunte nella sezione giovani ci dicono quanta sensibilità e voglia di esprimersi ci sia nelle nuove generazioni – ha spiegato il patron del concorso Peppe Barra –. Registriamo la partecipazione di scuole non solo campane, ma anche da Lazio, Puglia, Calabria e Sicilia. Siamo orgogliosi anche per le richieste di partecipazione dall’estero e dagli istituti di pena. Sogno Eboli città della poesia, capace di accogliere e garantire atmosfere per i poeti“.
Uno sguardo al futuro arriva dal’assessore alla cultura, Angela Lamonica: “Eboli è di fatto città della poesia, ora dobbiamo guardare a creare nuovi appuntamenti, perché interesse e partecipazione al concorso ci dicono che siamo sulla strada giusta“.
– Paola Federico –