Si è tenuta ieri sera a Sanza la presentazione del libro “Un’altra vita. Non è un romanzo. E’ il coraggio di testimoniare” di Filomena Lamberti, donna sfigurata dal marito nel 2012 con una bottiglia di acido.
Presenti all’incontro il sindaco Vittorio Esposito, l’assessore alle Politiche sociali Marianna Citera, le componenti della Consulta delle donne di Sanza Katia Pafundi, presidente del Centro Antiviolenza Aretusa, Vilma De Sario Tabano, presidente Spazio donne – Salerno e la consulente legale Adele De Notaris.
Da quel tragico giorno, oggi Filomena racconta la genesi di quella pazzia, la gelosia possessivo-ossessiva che suo marito aveva sempre manifestato e la sua speranza di cambiamento. Il libro è un racconto corale di violenza di donne e uomini, scritto a più mani, con Spazio donna.
“E’ fondamentale intervenire sulla cultura perché la violenza non è un fattore generico – commenta De Notaris – Il coraggio di Filomena di raccontare la sua storia è uno strumento educativo e preventivo. Formazione è la parola chiave per cambiare la cultura“.
“Molte donne si recano al centro antiviolenza con il dubbio che stiano subendo a causa del contesto sociale – dichiara Katia Pafundi – Il pieno passo è sentirsi non giudicata, non temere di essere riconosciuta“.
Per Spazio donna Filomena rappresenta un caso politico. Il suo processo è durato soltanto un mese e il marito non è stato accusato di tentato omicidio ma di aggressione.
“Ho dato tanto amore a quell’uomo, oggi mi fa solo pena – commenta Filomena – non sono andata via di casa, per paura che mi togliessero i figli. Mi sono accettata con la mia identità violata mentre loro ancora non riescono. Oggi vivo, prima sopravvivevo“.
“Il compito più arduo per un amministratore – sottolinea il sindaco – è innestare la nella mente dei cittadini un strada diversa da quella già percorsa”.
L’evento fa parte della rassegna “Librando 2019” promosso dal Comune di Sanza e dalla Consulta delle donne, coordinato dal giornalista Lorenzo Peluso.
– Ornella Bonomo –