Undici arresti e sei aziende agricole poste sotto sequestro preventivo per vino adulterato in Puglia.
E’questo il bilancio dell’operazione “Ghost Wine” condotta dai NAS di Lecce e dall’Unità Centrale Investigativa dell’Ispettorato Centrale Repressione Frodi e coordinata dalla Procura.
Secondo gli investigatori era stato messo su un sistema di sofisticazione del vino, sia mediante zuccheraggio, pratica vietata, che attraverso l’importazione di vino spagnolo. In entrambi i casi, la bevanda veniva smerciata poi come biologica a basso prezzo sia sul mercato italiano che su quello estero.
Oltre all’arresto e alla denuncia di imprenditori vitivinicoli delle province di Lecce e Brindisi, accusati di aver adulterato il vino per ottenere determinati standard e aumentare la produzione, risultano indagati anche un 40enne di Capaccio Paestum e un 58enne di Pontecagnano Faiano.
Nell’operazione sono stati sequestrati 30 milioni di litri di vino.
– Claudia Monaco –