“Nelle aziende agricole lucane continua il dramma dei lavoratori che pagano con la vita l’assenza di una cultura della prevenzione. Non è più rinviabile una strategia locale e nazionale per la sicurezza sul lavoro e affinché si metta fine ai continui incidenti mortali sui campi provocati da trattori e mezzi agricoli“. Lo dichiarano il segretario generale Uil Basilicata Carmine Vaccaro e il segretario regionale Uila Gerardo Nardiello.
“C’è bisogno – continuano – di un piano straordinario di informazione e formazione sulla guida e l’impiego dei mezzi agricoli che nelle nostre aziende sono in buona parte composti da trattori di tecnologie superate e non in perfette condizioni”.
Questi compiti, secondo Uil e Uila Basilicata, dovrebbero essere affidati ad un Ente Bilaterale Agricolo Regionale che, sull’esperienza di quello nazionale, potrebbe svolgere importanti funzioni a sostegno delle imprese e dei lavoratori del settore primario oltre che rappresentare una sede di confronto permanente tra le Parti sociali agricole sui temi dell’occupazione, delle relazioni sindacali e della contrattazione collettiva.
“È il caso di ricordare che con la creazione dell’EBAN – affermano Vaccaro e Nardiello – è stato semplificato e razionalizzato il sistema di bilateralità agricolo, in attuazione delle previsioni del CCNL per gli operai agricoli. Ad EBAN sono stati affidati compiti svolti in precedenza da una pluralità di organismi, tra i quali il Comitato paritetico nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro”.
In tal modo le Parti sociali hanno realizzato un vero e proprio sistema di bilateralità in grado di offrire al mondo del lavoro agricolo una diffusa rete di tutele, assicurando alle imprese agricole migliori servizi e garantendo ai lavoratori maggiori e più efficaci forme di protezione sociale. La bilateralità svolge un ruolo di fondamentale rilievo nel tessuto sociale e produttivo: avvicina il mondo delle imprese e quello dei lavoratori.
“Nel caso della prevenzione degli infortuni – concludono -, è importante inoltre, specie nelle grandi campagne di raccolta dei prodotti ortofrutticoli, verificare, attraverso un programma di sorveglianza sanitaria con visite gratuite, che le condizioni di salute degli operai agricoli siano idonee a svolgere il lavoro in campagna“.
– Paola Federico –