Ci sono delle immagini che una testata giornalistica non vorrebbe mai offrire ai propri lettori e storie che non si raccontano soltanto “per accalappiare click”. Il video dei numerosi bovini uccisi lungo una strada nei pressi del Monte Cervati a Sanza ha suscitato raccapriccio ma anche molte domande. Domande che la redazione di Ondanews ha sollevato in un articolo che precede questo e domande che i lettori stessi si sono posti. Perchè informare vuol dire anche questo. Non per forza riportare, meccanicamente, quanto giunge dai comunicati stampa.
Ma torniamo alla vicenda di interesse predominante. Alla nostra REDAZIONE GIORNALISTICA giunge un video che mostra diversi bovini senza vita riversi ai bordi di una stradina di montagna. Chi gira le immagini, e successivamente noi e i nostri lettori, ha davanti agli occhi uno scenario drammatico. Mucche e vitelli ricoperti di sangue, irrigiditi e già preda degli insetti.
Presupponiamo che le immagini siano giunte alla nostra REDAZIONE GIORNALISTICA per sensibilità o rispetto verso gli animali e con il solo scopo di fare chiarezza attraverso un canale di informazione ritenuto, da chi lo ha scelto, credibile.
Ma i dubbi continuano a sorgere. Nella tarda serata di ieri, infatti, è stata pubblicata un’ordinanza sindacale del Comune di Sanza con cui si interdice l’accesso a persone, veicoli e cose lungo le vie di accesso in direzione del Cervati per permettere l’esecuzione di un piano spopolamento di bovini colpiti da ordinanza di abbattimento per brucellosi da parte dell’ASL Unità Veterinaria. L’interdizione alla zona interessata, così come le operazioni stesse, è partita dalle 6.00 di oggi e terminerà ogni giorno alle 20.00, fino a venerdì 21 giugno.
Inevitabile porsi altre domande, dunque. Le operazioni che partono da oggi riguardano soltanto la rimozione dei bovini già abbattuti in precedenza? Se così fosse, come mai la zona non è stata interdetta con ordinanza anche in quell’occasione? Perchè non informare di un abbattimento ufficiale così importante e, soprattutto, pericoloso per l’incolumità delle persone che avrebbero potuto accedere a quella strada, proprio come ha fatto chi ha girato le immagini inviate alla nostra REDAZIONE GIORNALISTICA?
Se, al contrario, le operazioni di abbattimento partono da oggi, così come disposto dall’ordinanza del Comune, chi ha ammazzato in precedenza gli animali?
Probabilmente la vicenda è più limpida di quanto possa apparire ai nostri occhi, ma sorgono inevitabilmente i dubbi, così come le domande. E, si sa, una REDAZIONE GIORNALISTICA serve a fare domande e a riportare esaurienti risposte.
– Chiara Di Miele –
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