Si è tenuto ieri il tavolo di lavoro sul rischio idrogeologico del Tanagro che ha visto la partecipazione degli esperti dell’Istituto Zooprofilattico di Umbria e Marche e la Comunità Montana Vallo di Diano. Oggetto del confronto, promosso da Cervene e dall’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno in collaborazione con l’Asl Salerno, il Piano delle attività dei servizi veterinari per la mitigazione del rischio di esondazione.
“In Umbria il progetto di mitigazione delle esondazione è già stato realizzato e auspichiamo che accada lo stesso per la Campania – dichiara Raffaele Accetta– Abbiamo già un piano di Protezione Civile comunitario per monitorare le aziende nelle zone a rischio. Nel 2010 l’esondazione del Tanagro provocò molti danni perciò creiamo uno strumento di monitoraggio”.
“I problemi del Tanagro sono riconducibili allo stravolgimento del territorio che ha perso la permeabilità – dice il Responsabile dell’area H del Piano regionale Prevenzione ASL Salerno, Giuseppe Fornino– e al fiume stesso che non è più adeguato in quanto non esiste manutenzione”.
Il Cervene, nella persona del dirigente Raffaele Bove, ha coinvolto Gina Biasini dell’Istituto Zooprofilattico Umbria e Marche e Barbara Toccaceli, dirigente Regione Umbria, che hanno esposto i piani di emergenza attuati in zone alluvionate.
Hanno già preso il via alcune attività come la somministrazione di un questionario agli allevatori per capire se hanno coscienza del rischio. Il passo successivo prevede l’elaborazione dei dati e l’implementazione di una bozza del Piano operativo. Poi si preparerà il Piano esecutivo.
– Ornella Bonomo –