Potenza è il primo capoluogo di regione del Sud ad eleggere un sindaco della Lega. Si tratta di Mario Guarente che ieri, al turno di ballottaggio, ha battuto per 200 voti Valerio Tramutoli di “Basilicata Possibile”, il candidato delle due liste civiche di sinistra e ambientaliste.
Guarente è stato sostenuto da cinque liste di centrodestra ed ha ottenuto 16.248 voti (50,31%).
Durante i festeggiamenti per la vittoria nel comitato elettorale, però, è accaduto un episodio che sta facendo discutere. Qualche sostenitore del neo eletto sindaco, infatti, ha esultato con il saluto romano, simbolo chiaramente fascista.
Il gesto è visibile chiaramente in una foto che sta facendo il giro del Web ed è diventata virale in poche ore. Proprio la persona immortalata con la mano destra alzata ha scritto esplicitamente: “Io non metto sotto i piedi i miei ideali! Fiero di avere sempre il braccio destro in alto“. Ed è polemica.
Il saluto romano è vietato in Italia dalla legge 645 del 1952 (Legge Scelba), successivamente modificata nel 1993 dalla Legge Mancino, ma solo se fatto con intento di compiere manifestazioni esteriori di carattere fascista e può essere punito con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa da 200 a 500 euro . Una sentenza della Cassazione del febbraio 2018 ha sancito che il saluto romano non costituisce reato se compiuto come atto commemorativo.
– Chiara Di Miele –