“Amo la mia Tiroide… e faccio la cosa giusta” è il tema della Settimana Mondiale della tiroide che si celebra anche nell’Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza.
In occasione della manifestazione, tesa a sensibilizzare l’opinione pubblica e il mondo scientifico sulla problematica delle malattie della tiroide, sulla crescente loro diffusione e sulla loro prevenzione, l’Unità Operativa Complessa di Malattie Endocrine e del Metabolismo organizza nel pomeriggio di giovedì 23 maggio, dalle 14.00 alle 17.30, negli Ambulatori del padiglione M1 del “San Carlo” di Potenza, valutazioni gratuite cliniche ed ecografiche riguardanti la ghiandola tiroidea. Le valutazioni possono essere prenotate allo 0971-614444 fino ad esaurimento dei posti disponibili e sono rivolte a persone che non abbiano già una diagnosi di patologie della tiroide.
In Italia e in Basilicata fino al 20% della popolazione soffre di disturbi alla tiroide. Alla base delle malattie tiroidee risiedono la carenza iodica ambientale e la predisposizione genetica. La patologia nodulare della tiroide può interessare fino al 50% della popolazione ma non deve di per sé indurre allarme o preoccupazione poiché solo il 5% dei noduli può essere sospetto per tumore.
La tiroide produce un ormone che regola importanti processi durante tutto l’arco della vita. Nell’età evolutiva l’ormone tiroideo regola lo sviluppo neuropsichico e l’accrescimento somatico, mentre in tutte le età è fondamentale per il buon funzionamento del muscolo cardiaco e scheletrico, per il metabolismo osseo, lipidico, glucidico e il mantenimento dell’omeostasi energetica. La disfunzione tiroidea intesa come carenza o eccesso dell’ormone può provocare alterazioni a tali livelli. Le popolazioni più a rischio per le alterazioni della funzione tiroidea sono le donne in età fertile e gli anziani. Fortunatamente la maggior parte delle malattie della tiroide può essere diagnosticata e curata nelle fasi iniziali senza conseguenze sulla salute. Molto importante è poi l’aspetto della prevenzione che si basa sull’utilizzo del sale iodato nella confezione dei cibi.
– Paola Federico –