La Polizia Stradale della Sezione di Matera, sotto il coordinamento del Pubblico Ministero Annunziata Cazzetta della Procura di Matera, ha arrestato il 55enne D.T., titolare di un’autoscuola con sede in provincia di Potenza.
Sono state denunciate, inoltre, 7 persone per aver agevolato con metodi fraudolenti il conseguimento delle patenti di guida.
L’uomo aveva organizzato un abile sistema per consentire ai candidati di superare l’esame della patente attraverso l’utilizzo di microcamere e auricolari bluetooth.
La cabina di regia era collocata presso la Scuola Guida del 55enne dove, a seguito di perquisizione, sono state scoperte numerose apparecchiature tecnologiche ed informatiche utilizzate per truccare la prova d’esame.
L’attività d’indagine del personale della Polizia giudiziaria della Polstrada di Matera è iniziata nel 2017 a seguito della segnalazione di un dipendente della Motorizzazione che aveva sentito degli strani fruscii provenire dalle postazioni d’esame occupate dai candidati.
In quella occasione, gli agenti scoprirono addosso ad uno dei candidati un auricolare bluetooth, un cellulare con fotocamera, collare bluetooth.
Il candidato indossava una polo abilmente modificata per consentire il posizionamento della telecamera del cellulare assicurata al torace con una fascia in velcro e posta in corrispondenza del monitor su cui venivano visionati i test d’esame. Al cellulare era stato inserito un collare con tecnologia bluetooth a cui veniva collegata un micro auricolare nascosta all’interno dell’orecchio del candidato.
Tramite un collegamento in videochiamata D.T. restando comodamente nella sede della Scuola Guida riusciva a vedere le domande e ad indicare le risposte esatte mediante auricolare.
L’attività investigativa della Polstrada ha permesso di accertare che per superare l’esame teorico i candidati versavano al 55enne una somma compresa tra i 3mila e i 4mila euro e che tale sistema illecito era stato utilizzato non solo per sostenere fraudolentemente gli esami presso la Motorizzazione civile di Matera ma anche presso altre sedi attraverso la collaborazione di autoscuole compiacenti.
D.T. forniva inoltre l’abbigliamento più adatto a nascondere le strumentazioni e, in luoghi concordati, dava ausilio per vestire i candidati.
Gli accertamenti investigativi procedono per individuare altri candidati ed individui coinvolti nella vicenda e per risalire al numero esatto di esami pilotati.
– Claudia Monaco –