Anche Roscigno intraprende il virtuoso percorso “Plastic Free“. E’ di qualche giorno fa l’ordinanza a firma del sindaco Pino Palmieri che detta una serie di disposizioni rivolte in particolar modo alle attività commerciali presenti sul territorio comunale e che vieta la commercializzazione delle shoppers (sacchetti in polietilene per il trasporto della merce acquistata) e l’utilizzo di stoviglie e contenitori monouso non biodegradabili in occasione di sagre e feste pubbliche.
Tutte le pubbliche amministrazioni, soprattutto negli ultimi tempi, stanno ponendo in essere diverse azioni idonee a ridurre la quantità di rifiuti e a raggiungere gli obiettivi di raccolta differenziata finalizzata al riutilizzo e al recupero delle frazioni organiche e dei materiali recuperabili.
I sacchetti in plastica usati per la spesa producono un grave impatto sull’ambiente e così nel 2010 l’Unione Europea ha emanato una normativa comunitaria che ha disposto la loro sostituzione con quelli biodegradabili.
L’Amministrazione comunale di Roscigno si è prefissa l’obiettivo di ridurre la produzione di rifiuti soprattutto in estate, di incrementare la raccolta differenziata diminuendo la percentuale di rifiuto secco residuale a favore della quota destinata al compostaggio, di rendere più economico lo smaltimento, di utilizzare feste e sagre per promuovere la cultura ambientale sensibilizzando la comunità verso comportamenti virtuosi.
Per questo motivo le attività commerciali, artigianali e di somministrazione di alimenti e bevande non potranno più distribuire sacchetti non biodegradabili, ma solo cotton fioc, posate, piatti, bicchieri e sacchetti monouso in materiale biodegradabile e compostabile. Mentre i commercianti, i privati, le associazioni e gli enti in occasione di sagre e feste pubbliche potranno distribuire soltanto posate, piatti, bicchieri e sacchetti monouso biodegradabili e compostabili.
I trasgressori saranno puniti con una sanzione amministrativa che va da 25 a 500 euro.
– Chiara Di Miele –