Dopo il botta e risposta tra il sindacato NurSind di Salerno e il sindaco di Roccadaspide Gabriele Iuliano sulla carenza di medici presso il reparto di Ortopedia dell’ospedale cittadino, il segretario territoriale del sindacato Biagio Tomasco risponde riguardo alle esternazioni del primo cittadino, definendole “a volte nervose“.
“Non si capisce – dichiara Tomasco – in base a quale assunto il sindaco di Roccadaspide asserisca che le nostre posizioni siano incomprensibili, atteso che non si capisca quali che siano le alte competenze in materia sanitaria che lo stesso annoveri nel corposo curriculum pubblicato sull’Albo Pretorio del Comune di Roccadaspide, cosa per la quale lo si prega di essere più cauto nelle sue dichiarazioni, che ad ogni buon conto, considerato che sia impegnato in politica, dovrebbero essere rispettose delle altrui posizioni nonché della realtà che, evidentemente, poco conosce rispetto a quanto abbia dichiarato. Rispetto alle dichiarazioni di parzialità e partigianeria, si prega l’onorevole sindaco di spiegare bene a cosa si riferisca, atteso che la scrivente e il sottoscritto siano da anni impegnati nella valorizzazione della sanità nella Piana del Sele, ovvero da molto prima che con la sua intellighentia l’avvocato Iuliano si interessasse di sanità, cosa per la quale si respinge al mittente tanto la parzialità quanto la partigianeria“.
Tomasco torna sulla carenza di personale medico e di comparto affermando che con NurSind sono stati gli unici a proporre un concorso unico provinciale che vada a colmare le carenze d’organico per ogni figura lavorativa. “Rispetto alla fattispecie per cui il reparto di ortopedia di Roccadaspide ‘funziona perfettamente, offrendo un’adeguata assistenza sanitaria a tutta l’utenza della Valle del Calore, degli Alburni e dell’Alento’, – continua – ci permettiamo di osservare che la stessa UO di Ortopedia sia assurta agli onori della cronaca, e ad una indagine interna da parte del NOC dell’ASL Salerno, in quanto non abbia garantito quanto dichiarato dal sindaco ad una signora affetta da trauma che si è dovuta sottoporre ad intervento chirurgico a 12 ore dal trauma stesso e presso un P.O. lontano km da Roccadaspide, senza parlare degli innumerevoli trasferimenti di pazienti traumatizzati, nei giorni festivi e nelle ore notturne, che la COT 118 dirotta immancabilmente da Roccadaspide verso altri presidi”. Poi prende in esame il terzo posto di Ortopedia nella speciale classifica delle fratture di collo del femore e afferma “che detto risultato, seppur apprezzabile, sia fortemente influenzato dal numero totale di interventi che si effettuano in un anno, e pertanto rappresenti unicamente la normalità e non certo l’eccellenza, come invece il signor sindaco di Roccadaspide cerca goffamente di far credere. Il fatto stesso che sottolinei che a tutti i livelli siano state date ampie rassicurazioni circa un intervento deciso per colmare le lacune di personale, fa capire chiaramente che in quell’U.O. si lavori costantemente in affanno, avvalorando le nostre posizioni, e che al momento non sia concepibile sospendere l’assistenza sanitaria ai cittadini del territorio, che certamente, in caso di necessità, ben si accontenterebbero di essere trattati in altri presidi dove l’assistenza sia garantita in h 24 ed in ogni momento, e non certamente a singhiozzo per come ora accade presso l’ospedale di Roccadaspide”.
Infine Tomasco fa riferimento al Piano Ospedaliero della Regione Campania, “su cui stendiamo un velo pietoso – afferma – avendo già avuto modo di esprimere le nostre opinioni sul libro dei sogni edito dall’organo di governo regionale, ma vogliamo puntualizzare che nello stesso il presidio di Roccadaspide viene annesso funzionalmente al DEA di I Livello di Eboli / Roccadaspide, cosa per la quale, considerate le attuali difficoltà della U.O. di Ortopedia, ben si addice il dislocamento funzionale al fine di garantire l’assistenza in h 24 a tutti i cittadini della Valle del Calore, degli Alburni e dell’Alento”.
– Chiara Di Miele –
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