Si è svolto ieri, nella Certosa di San Lorenzo a Padula, il convegno riguardante “La Nuova Carta dei Diritti della Bambina“, organizzato dalla F.I.D.A.P.A. Sezione di Montesano sulla Marcellana – Vallo di Diano.
Tutti i comuni del Vallo di Diano e tre del Tanagro hanno adottato il documento che simboleggia la tutela dei diritti delle donne fin dalla nascita. La Carta pone le basi di un sano e costruttivo rapporto tra uomo e donna e le premesse per garantire il diritto alla parità e favorire il superamento degli stereotipi di genere che sono all’origine degli episodi di violenza.
I saluti iniziali sono stati affidati alla Presidente F.I.D.A.P.A della sezione di Montesano sulla Marcellana – Vallo di Diano Maria Paola Lovizio, al sindaco di Montesano Giuseppe Rinaldi e all’assessore alla Cultura di Padula Filomena Chiappardo. Presenti, tra gli altri, la referente del Distretto Sud – Ovest F.I.D.A.P.A Patrizia Pelle, la giurista Maria Giovanna Bruno, la Dirigente scolastica dell’Istituto Omnicomprensivo di Montesano Antonietta Cantillo, il Direttore dell’Ufficio Diocesano di Pastorale Giovanile don Donato Varuzza, la responsabile del Centro Antiviolenza Aretusa Caterina Pafundi e il responsabile del Consorzio Sociale Antonio Florio. A coordinare i lavori è stata la professoressa Emilia Catenazzo.
“Affinché la violenza diminuisca non possiamo affidarci solo alla legislazione – ha spiegato Patrizia Pelle – oggi esiste ancora un mondo maschilista ma i bambini hanno bisogno di un’educazione che porti alle pari opportunità e che faccia tesoro delle differenze di genere”.
“L’oratorio rappresenta una buona pratica per migliorare la qualità della vita e delle relazioni – ha spiegato don Donato Varuzza – lo scopo è educare alla pienezza della vita. Per educare alla differenza di genere bisogna partire dalle esperienze di vita e far capire chi sono attraverso gli specchi rappresentati dai genitori o da adulti significativi. La parità è bellezza e convivialità della differenza. E’ importante lasciare ricordi di amore“.
Per Caterina Pafundi, invece, “l’unica soluzione è schierarsi perché sensibilizzare non può essere punto di arrivo. Bisogna creare la libertà mentale per liberarsi da ruoli stereotipati“.
“Cerchiamo di ascoltare il grido del territorio – è il monito della dirigente Cantillo – Dobbiamo fare rete“.
Conclusioni affidate alla Presidente del Distretto Sud – Ovest F.I.D.A.P.A, Giusy Porchia: “Sono orgogliosa che i Comuni hanno risposto positivamente all’adozione della Carta e ritengo che una buona base educativa deve partire dalla famiglia in collaborazione con la scuola“.
La Presidente Lovizio, invece, ha annunciato che presto sarà lanciata l’iniziativa “Dirittilandia“, un gioco sul rispetto per le bambine.
Nel corso del convegno gli intermezzi musicali sono stati curati dei Maestri Cinzia e Leo Giuliano mentre all’inizio i bambini delle scuole elementari di Montesano hanno curato una piccola rappresentazione dedicata ai diritti.
– Claudia Monaco –