Si è svolto nella giornata di ieri, presso la sede del Parco, un workshop organizzato dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni in collaborazione con Enea, agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo è quello di raggiungere l’autonomia energetica del Parco.
“La nostra attenzione è sempre molto alta rispetto al tema delle fonti rinnovabili – ha commentato il presidente del Parco Tommaso Pellegrino – Con l’area protetta più grande d’Italia non si può prescindere dalle tematiche energetiche e dall’impegno per la produzione di energie rinnovabili“. Presenti ai lavori sindaci e amministratori di diversi comuni del territorio del Parco: Castellabate, Cicerale, Montecorice, Omignano, Orria, S.Giovanni a Piro, Trentinara, Morigerati, Casaletto Spartano, Stio, Buonabitacolo.
“Un progetto a cui sono particolarmente legato e che ho seguito in prima persona sin dall’inizio nonostante l’ambizione – dichiara il presidente del comitato di coordinamento Parco Nazionale/Enea, Vincenzo Inverso – L’obiettivo è quello di mettere in campo un nuovo piano energetico del Parco in linea con tutti i progetti legati all’ambiente ed alla tutela del territorio che il Parco ha messo in campo finora“. Un progetto, in realtà, già avviato qualche anno fa ma ancora attuale.
“Già all’epoca il soggetto promotore fu l’Ente Parco – dichiara il direttore Romano Gregorio – furono coinvolti 70 comuni e gli obiettivi erano quelli di avere una maggiore efficienza energetica, di migliorare la qualità energetica e di ridurre le emissioni di CO2. Tutto questo attraverso l’illuminazione a led, il fotovoltaico e ilmini eolico. Oggi punterei essenzialmente sui led, il solare e l’idroelettrico“.
Ad intervenire anche Mauro Libè, membro del Consiglio di Amministrazione di Enea: “Il ruolo dei parchi oggi è cambiato. Prima era considerato solo un ostacolo e un limite. Oggi grazie al parco un territorio può crescere, creare sinergie, fare sistema. Un parco come quello che ci ospita oggi ha la capacità di offrire un valore aggiunto ai suoi comuni, un ente che può fare da sintesi per progetti più ampi e ambiziosi che singolarmente sarebbe impossibile attuare, come quello del piano energetico del Parco“.
– Paola Federico –