- Soggetti beneficiari:
– Tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.
– Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo;
– Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero.
- L’Agenzia delle Entrate precisa anche che:
– Le imprese residenti che svolgono l’attività di ricerca e sviluppo per conto di committenti non residenti sono equiparate ai soggetti residenti che effettuano investimenti per conto proprio;
– L’incentivo fiscale non spetta se il committente è un’impresa residente perché in questo caso vengono riconosciute le spese di ricerca extra-muros o intra- muros nel caso di ricerca commissionata tra società dello stesso gruppo.
- Oggetto dell’agevolazione:
Stimolare la spesa privata in Ricerca e Sviluppo per innovare processi e prodotti e garantire la competitività futura delle imprese
- Spese ammissibili:
– Tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale
– Costi per personale altamente qualificato e tecnico
– Contratti di ricerca con università enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative
– Quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio
– Competenze tecniche e privative industriali
La misura è applicabile per le spese in Ricerca e Sviluppo che saranno sostenute nel periodo 2017- 2020.
- L’Agenzia delle Entrate precisa anche che:
– Sono ammesse le spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta 2017, anche relative a contratti precedenti e ancora incorso di validità;
– La normativa vigente riconosce come valide le spese sostenute per contratti stipulati con una delle parti che risulti una società estera o una controllata italiana o le spese di una stabile organizzazione estera in accordo con la casa madre estera pe l’esecuzione delle attività concordate.
– Il credito d’imposta spetta anche per le attività di ricerca commissionate da Università, organismi di ricerca e altri enti non residenti.
- Ammontare del contributo:
Credito d’imposta del 50% su spese incrementali in Ricerca e Sviluppo, riconosciuto fino a un massimo annuale di 20 milioni di euro all’anno per beneficiario e computato su una base fissa data dalla media delle spese in Ricerca e Sviluppo negli anni 2012-2014. Il credito d’imposta può essere utilizzato, anche in caso di perdite, a copertura di un ampio insieme di imposte e contributi. Nella circolare emessa dall’Agenzia delle Entrate sono disponibili degli esempi di calcolo del credito d’imposta.
- Il beneficio è cumulabile con:
– Superammortamento e Iperammortamento
– Nuova Sabatini
– Patent Box
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