Sono arrivate a conclusione le indagini a carico di Karol Lapenta, il 18enne apprendista macellaio di Buonabitacolo che il 6 aprile 2018 ha ucciso il suo coetaneo Antonio Alexander Pascuzzo.
L’accusa a carico del 18enne è di omicidio volontario con occultamento di cadavere, pluriaggravato dai futili motivi e crudeltà e dalla rapina aggravata.
La sera del 6 aprile, dopo uno scambio di messaggi, Pascuzzo e Lapenta si danno appuntamento per una compravendita di droga nei pressi della piscina comunale. Il giovane peruviano arriva infatti sul posto ma dopo aver cacciato la droga viene accoltellato al cuore da Lapenta. Una furia cieca quella del giovane apprendista macellaio, dettata, probabilmente, dal bisogno di impossessarsi di un modesto quantitativo di marijuana.
Giovedì 21 marzo presso il Tribunale di Lagonegro è stata fissata l’udienza preliminare che deciderà sul rinvio a giudizio di Lapenta.
La perizia psichiatrica disposta dalla Procura di Lagonegro nei mesi scorsi ha fatto emergere che Lapenta era capace di intendere e di volere al momento dell’omicidio. Attualmente, il giovane è rinchiuso nel carcere di Potenza.
– Claudia Monaco –
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