Con l’udienza di questa mattina si sono concluse le testimonianze dei genitori dei bambini coinvolti nel caso dei presunti maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione che si sarebbero consumati tra il 2011 e il 2014 ai danni dei piccoli alunni dell’Istituto comprensivo di Caselle in Pittari.
Prosegue al Tribunale di Lagonegro il processo a carico di quattro insegnanti e dell’ex Dirigente scolastico, accusato quest’ultimo di non aver preso provvedimenti. Nell’ultima udienza, presieduta dal Giudice Nicola Marrone, è stata sentita l’ultima teste, la mamma di un bambino che, all’epoca a cui risalirebbero i fatti, frequentava la prima elementare con la maestra Lovisi, una delle quattro imputate.
L’escussione della teste, citata dal Pubblico Ministero, ha ricostruito i comportamenti di suo figlio in quel periodo: ha raccontato che il piccolo rifiutava di andare a scuola e lamentava continui mal di pancia. La donna ha anche spiegato che solo dopo il confronto con un’altra mamma ha deciso di lamentare il tutto all’allora Dirigente scolastica e infine sporto denuncia ai Carabinieri della Stazione di Sanza.
Incalzata dalle domande dell’avvocato, legale dell’imputata Lovisi, la donna ha sottolineato di non aver appreso dei presunti maltrattamenti dal figlio, che era diventato silenzioso, ma dal fratello maggiore del bambino che frequentava lo stesso istituto e con il quale il piccolo si era confidato.
Su un punto l’avvocato ha contestato la testimonianza della donna, ritenendo una “netta discordanza” tra quanto dichiarato ai Carabinieri a giugno 2014 e quanto reso invece nella mattinata di oggi.
La prossima udienza, che si terrà il 14 marzo, vedrà la nomina dei periti tecnici per le operazioni di trascrizione delle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza installate all’epoca dei fatti nella scuola. Saranno anche visionate in aula le immagini e individuate le parti più interessanti per la difesa, per lo sviluppo dell’istruttoria dibattimentale.
– Marianna Vallone –
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