I volontari AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro) colorano d’arancio 3.000 piazze e circa 1.000 scuole con le Arance della Salute, primo appuntamento dell’anno per sostenere il lavoro di circa 5.000 ricercatori e promuovere comportamenti e abitudini salutari per ridurre il rischio di cancro.
Domani, sabato 26 gennaio AIRC apre il nuovo anno di raccolta fondi insieme ai suoi 20mila volontari, impegnati a distribuire le Arance della Salute, frutto simbolo dell’alimentazione sana e protettiva grazie alle sue straordinarie proprietà. Si tratta, infatti, di arance rosse italiane che contengono gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi.
Con una donazione di 9 euro sarà possibile ricevere una reticella da 2,5 kg di arance e per chi volesse fare una scorta aggiuntiva di vitamine, da quest’anno, ci sono anche marmellata d’arancia (vasetto da 240 grammi, donazione minima 6 euro) e miele di fiori d’arancio (confezione da 500 grammi, donazione minima 7 euro). Le marmellate e il miele sono disponibili anche sull’eshop dell’AIRC, si possono scegliere in tutta comodita e vengono spediti direttamente a casa. I volontari, inoltre, consegneranno una guida con alcune preziose informazioni sulla prevenzione, in particolare su fumo e obesità, insieme a ricette sane e gustose a base di arance, firmate da Moreno Cedroni, Carlo Cracco e dal giovane chef JRE Roberto Tonola.
La battaglia contro il cancro acquisisce ogni giorno nuovi strumenti grazie ai progressi della ricerca, ma è sempre più riconosciuta l’importanza dei comportamenti e delle abitudini individuali. Il fumo è il fattore di rischio evitabile che più incide sulla salute: in Italia una persona su quattro fuma, l’85-90% dei tumori polmonari è causato dalla sigaretta, che risulta essere anche all‘origine di molti altri tumori. Fra questi, quelli che colpiscono bocca, faringe, laringe, esofago, stomaco, intestino, pancreas, fegato, cervice uterina, ovaio, reni e sangue. Per ridurre il rischio di ammalarsi di cancro l’indicazione è non fumare o smettere subito nel caso si sia già iniziato.
Anche il cibo che consumiamo può diventare un alleato per la prevenzione, se insieme riduciamo altri fattori di rischio come la sedentarietà e l’obesità. Alcuni tipi di tumore, quelli che interessano esofago, stomaco e intestino, sono più sensibili agli effetti dell’alimentazione. Un’alimentazione salutare da sola però non basta. È importante associare a una dieta varia ed equilibrata un’attività fisica regolare, che contribuisce a diminuire il rischio di tumore al colon e all’endometrio, oltre a influire sulla prevenzione del cancro al seno.
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– Paola Federico –