Arriva una rete di supporto regionale per i disturbi del comportamento alimentare come l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata.
Si tratta di una delle più frequenti cause di disabilità nei giovani e sono gravati da un rischio significativo di mortalità. Ogni anno nella popolazione femminile della Campania si registrano circa 240 nuovi casi di anoressia nervosa e 360 nuovi casi di bulimia nervosa. Nel 2014 la Regione Campania ha speso 4,5 milioni per i ricoveri fuori regione dei pazienti con disturbi del comportamento alimentare.
Per far fronte a questa emergenza, la Regione ha programmato e finanziato, con due Decreti del 2016, un sistema pubblico di servizi, coprendo, così, quel ritardo che ha generato i flussi fuori regione. La rete è stata attivata il 14 dicembre con il coordinamento del Centro regionale dell’Università “Vanvitelli” diretto dal professore Mario Maj con la collaborazione del professor Giulio Corrivetti del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl di Salerno.
La Rete comprende almeno un ambulatorio dedicato in ciascuna Asl della Campania: si tratta di centri diurni con posti letto dedicati per le esigenze internistiche dell’adulto e dell’adolescente, posti letto per day hospital, posti letto per i ricoveri psichiatrici ed una struttura residenziale. La struttura residenziale già attiva si trova a Salerno ed è in grado di accogliere 8-12 pazienti.
Diversi pazienti, soprattutto anoressici, non considerano la loro patologia come un problema ma al contrario valutano il controllo del peso e dell’alimentazione come un mezzo per diventare speciali. Obiettivo del percorso è dedicare attenzione al paziente con un supporto terapeutico importante.
– Claudia Monaco –