Con la presentazione del libro postumo di Domenico Chieffallo dal titolo “Donne del Cilento” si è conclusa l’edizione 2018 della kermesse culturale “Un Libro al mese” che si svolge come consuetudine a Gioi.
Nell’aula consiliare del Comune gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco Andrea Salati che ha ricordato l’importanza dell’evento culturale e ha sottolineato “l’amicizia che legava uno dei più grandi storici del Cilento a Gioi, tanto che ha voluto donare una serie di libri sull’emigrazione che compongono una sezione della biblioteca dedicata proprio a Chieffallo. Inoltre come Amministrazione comunale per ricordare la grande valenza di questo personaggio abbiamo deciso di intitolargli una piazzetta adiacente all’istituto scolastico perché Mimì si è sempre battuto affinché la nostra storia fosse conosciuta dalle nuove generazioni”.
I lavori, moderati da Antonietta Cavallo, hanno visto susseguirsi gli interventi di Valerio Rizzo, Michele Santangelo, Maria Rosaria Verrone, che ha curato le rappresentazioni presenti nel volume e che si sono potute ammirare in sala, e Alfonso Andria. Le conclusioni sono state affidate a don Guglielmo Manna.
Particolarmente toccante la testimonianza di Enzo Chieffallo, figlio del noto storico cilentano, che ha voluto ricordare come il libro postumo sia stato “completato dal nipote Claudio Volpe che ha seguito la passione del nonno affermandosi, giovanissimo, nel variegato ed a volte difficile mondo culturale italiano. Infatti mio padre, prima che la malattia lo portasse via, aveva completato la struttura del libro, ma purtroppo non era riuscito a sviluppare i temi così come era solito fare visto che l’approfondimento era una delle sue peculiarità nello scrivere”.
A far da cornice alla serata, organizzata dal Comune di Gioi e dall’Associazione Culturale “Un Libro al Mese-Enzo Infante”, è stata la collettiva d’arte che ha visto esporre nella sala comunale le scene di vita rupestre di Mario Romano, gli acquerelli di Enzo Marotta, la pittura ad olio di Franco Vertullo, i soggetti disegnati da Rosalba Ruggiero tra cui spicca il ritratto di Leo De Berardinis, le sculture di Franco Vertullo, gli oli su tela di Lina Di Lorenzo e i paesaggi multicolore di Yvonne Zellweger.