Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni condannato a risarcire un uomo aggredito da un cinghiale.
È quanto accaduto a Sanza dove un 40enne, originario del posto ma residente nel Nord Italia, ha ottenuto un risarcimento dinanzi al Giudice di Pace di Sala Consilina. Il 40enne è stato rappresentato dall’avvocato Antonio Peluso.
L’episodio risale all’agosto 2015 quando l’uomo, intento a raccogliere dei funghi sul Cervati, venne improvvisamente caricato da un cinghiale. L’uomo riuscì a chiedere aiuto ad un amico, distante circa 10 metri e che riuscì a far scappare l’animale. La zanna dell’ungulato sfiorò di circa 3 centimetri l’arteria femorale. Il 40enne fu portato a spalla fino in macchina e poi trasportato presso l’ospedale “Luigi Curto” di Polla dove seguirono circa 40 giorni di convalescenza.
L’Ente Parco è stato condannato al pagamento di circa 5mila euro per il risarcimento del danno: si tratta della prima sentenza in assoluto in cui viene condannato soltanto l’Ente Parco.
“Molte volte ci vuole coraggio ad emettere delle sentenze – commenta l’avvocato Peluso – in virtù delle normative vigenti. E’ giusto che sia stato condannato il Parco perché è lui il gestore del territorio. Per cui, è vero che la fauna selvatica appartiene allo Stato che demanda alla Regione, però nel momento in cui si ha la gestione si è responsabili di un territorio”.
– Claudia Monaco –