Si conclude con un’assoluzione perchè il fatto non sussiste il processo a carico degli imprenditori di Padula Amedeo e Alfeo Davide Cancellaro, titolari della Ditta Fratelli Cancellaro, accusati di omicidio colposo dopo la morte del loro dipendente Michele Vecchio.
Il 52enne perse la vita nel giugno del 2012 dopo essere rimasto schiacciato da una lastra di marmo mentre stava manovrando con un telecomando un carro ponte per spostare appunto alcune lastre presenti nel deposito. Una di queste lo colpì e lo travolse senza lasciargli scampo.
Il pm aveva chiesto per i due imprenditori, rinviati a giudizio l’anno seguente alla tragedia, la condanna ad 8 mesi di reclusione, ma il giudice presso il Tribunale di Lagonegro ha deciso per l’assoluzione piena di entrambi.
“Quel giorno – dichiara Alfeo Davide Cancellaro a margine della sentenza di assoluzione – è stato il più brutto della mia vita imprenditoriale, perchè non ho perso soltanto un dipendente ma un fratello che ha lavorato con noi per circa 30 anni. Certa stampa, inoltre, senza conoscere bene le dinamiche dell’accaduto si è espressa nei confronti miei e di mio padre in maniera violenta e senza alcuna giustificazione. Oggi resta sicuramente tanto dolore per la perdita di Michele Vecchio, ma certamente con l’assoluzione il morale è più alto, anche se la mia coscienza è stata sempre forte. Bisogna dare il tempo necessario alla giustizia per stabilire la verità e in questo caso, alla fine, a coloro che si pronunciano anticipatamente consiglierei di essere più cauti, perchè il danno che si crea è enorme”.
I due imprenditori padulesi sono stati difesi in aula dagli avvocati Caterina Mastrogiovanni e Marcello D’Aiuto.
– Chiara Di Miele –