A Capaccio Paestum ieri si è tenuto il seminario di tutte le federazioni regionali della Fai Cisl del Sud Italia, quindi Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia per discutere delle criticità e delle opportunità che la manovra di Governo ha riservato al Meridione.
“La manovra non spende una parola né un euro per l’agricoltura e per il rilancio delle zone deboli del Meridione – dichiara il segretario generale della Fai Cisl, Onofrio Rota – E l’apertura della procedura di infrazione disposta ieri dalla commissione europea potrebbe abbattersi sulle regioni meridionali in maniera devastante: in ballo non c’è solo una sanzione di quasi 8 miliardi per l’Italia, ma anche e soprattutto il blocco totale dei fondi strutturali per la convergenza delle aree ex Obiettivo 1. Il governo torni sui suoi passi e apra una fase di dialogo per riforme più eque e sostenibili”.
“Serve una Legge di Bilancio che rilanci crescita, coesione e occupazione a partire da investimenti veri, che puntino al riscatto delle realtà geografiche e sociali maggiormente in sofferenza –ha aggiunto Rota- e questo per noi significa valorizzare i tanti segmenti agro-industriali e ambientali che caratterizzano le nostre eccellenze, ma anche, ad esempio, contrastare realmente il caporalato e qualificare le professioni della bonifica e del comparto idraulico-forestale, dando prospettiva e stabilità al lavoro di chi si occupa della messa in sicurezza del territorio e della prevenzione del dissesto idrogeologico”.
– Ornella Bonomo –