Da diversi mesi , 4 operai della centrale idrica di sollevamento di Buccino, sita in Località Petrosa, vivono una situazione di agitazione a causa della disposizione adottata dalla Regione Campania di trasferire la gestione dell’impianto, dall’azienda napoletana Gesia s.r.l. che opera attualmente all’Ente Idrico Campano che non ha intenzione di mantenere gli operai alle loro mansioni.
Un provvedimento che si adegua alla delibera regionale in materia di gestione ed operatività del Ciclo integrato delle acque e che ha visto molti operai del territorio campano senza stipendio e a rischio licenziamento.
Inoltre sono 5 mesi che i lavoratori non percepiscono lo stipendio a causa del mancato pagamento delle quote da parte della Regione Campania.
I primi problemi si sono verificati nel settembre 2014, quando gli operai hanno ricevuto la notizia del licenziamento da parte dell’azienda“Gesia srl” che non percepiva i finanziamenti.
“Abbiamo sempre svolto il nostro lavoro, nonostante la precarietà della situazione, anche negli ultimi mesi senza stipendio continuiamo a fare i turni per garantire un servizio fondamentale ai cittadini. Siamo 4 padri di famiglia e non possiamo perdere il lavoro – dichiara l’operaio Dimitri Landi – Per raggiungere il posto di lavoro dobbiamo affrontare delle spese e senza stipendio è davvero dura. Da diversi mesi stiamo cercando di incontrare il Governatore De Luca e l’assessore delegato Fulvio Bonavitacola, grazie anche all’impegno di rappresentanti sindacali, ma al momento non abbiamo ottenuto ancora risposte.”
Dunque gli operai vivono una sensazione di sconforto, rabbia e delusione.
“Cerchiamo, in modo pacifico, risposte dalla Regione Campania.Chiediamo gli stipendi arretrati e di essere stabilizzati come posizione lavorativa anche se cambia la gestione dell’impianto -conclude Landi – Alcuni giorni fa il consiglio regionale si è riunito in sessione straordinaria e hanno deliberato di inviare almeno due mensilità arretrate ma al momento ancora non abbiamo i soldi nelle nostre buste paga.”
– Rosanna Raimondo –