A distanza di 20 giorni dal femminicidio di Violeta Mihaela Senchiu, questa mattina i Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, insieme ai Vigili del Fuoco del Nucleo Investigativo Antincendio di Salerno e Caserta con il Comandante Provinciale, Adriano De Acutis, hanno fatto nuovamente ingresso nell’appartamento di via Sagnano, scenario del delitto che ha condotto alla tragica morte della 32enne rumena che lo scorso 4 novembre ha smesso di vivere mentre era ricoverata nel Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli. Arrestato con l’accusa di averle tolto la vita il compagno, Gimino Chirichella, 48enne di Sala Consilina.
Questa mattina le forze dell’ordine, insieme alla dottoressa Rossella Maria Colella, pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Lagonegro e titolare dell’indagine, in cerca di ulteriori prove che possano aiutare a proseguire nelle indagini hanno aperto le porte dell’appartamento della coppia, sequestrato dal giorno del dramma che ha sconvolto l’intera comunità del Vallo di Diano.
Secondo quanto ricostruito dai militari della Compagnia valdianese, agli ordini del Capitano Davide Acquaviva, Chirichella il pomeriggio del 3 novembre si è recato presso un distributore di carburanti acquistando due taniche di benzina e, una volta tornato nell’appartamento in via Sagnano in cui viveva da qualche anno con la giovane compagna, ha riversato il liquido infiammabile sul pavimento dandogli fuoco nel tentativo di togliere la vita alla donna.
Così è stato arrestato e piantonato inizialmente presso l’ospedale “Luigi Curto” di Polla, dove era stato ricoverato per le ustioni riportate, e successivamente nel reparto detenuti del “San Carlo” di Potenza. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, il 48enne si è avvalso della facoltà di non rispondere.
– Chiara Di Miele –