Lettera aperta di Alfeo Davide Cancellaro, imprenditore del Vallo di Diano, in merito alla chiusura dei Punti Nascita di Polla e Sapri.
Da giorni ormai si parla dell’imminente chiusura dei Punti Nascita di Polla e di Sapri e vorrei esprimere una mia personale riflessione.
In primo luogo, con numeri alla mano, non capisco come mai a Vallo della Lucania sia stato approvato un anno di deroga sapendo che, tra i tre presidi ospedalieri, è quello dove si è registrato il minor numero di parti.
Questa deroga, ovviamente, non risolve la questione che probabilmente si ripresenterà allo scadere dell’anno.
Il problema è quindi alla base e bisognerebbe, a mio parere, riformulare la normativa che regola la materia dei Punti Nascita al di sotto dei 500 parti.
Chiudere dei presidi ospedalieri significa non solo non offrire un servizio per i cittadini del Vallo di Diano e del Golfo di Policastro, ma anche la perdita di figure professionali di alto spessore e di tutto l’indotto che economicamente ruota attorno ad essi.
In secondo luogo, sto assistendo a delle lotte e manifestazioni indipendenti sia a Polla che a Sapri le quali denotano un non agire comune, mettendo in evidenza uno spirito di campanilismo, a mio avviso, fuori luogo.
Penso perciò che la decisione più giusta sia quella di coalizzare le proprie forze, al fine di garantire un servizio eccellente in materia di nascita e di tutto ciò che la circonda e di lottare affinchè, dopo dovute valutazioni, si decida per la non chiusura di uno dei due punti nascita, tenendo in conto il bacino di utenza.
– Alfeo Davide Cancellaro –