Nelle sedi di Padula, Atena Lucana ed Olevano sul Tusciano, il Centro Analisi Biochimica del dott. Virginio Albanese effettua tutti i giorni, dal lunedì al sabato, il test del PrenatalSafe.
“Questa è una nuova tecnica prenatale – spiega la dottoressa Veronica Notarfrancesco, tecnico di laboratorio – e ne posso parlare, nel mio caso, sia come professionista che come futura mamma infatti, in comune accordo con il mio ginecologo, ho effettuato il test alla decima settimana di gestazione evitando test più invasivi e rischiosi come l’amniocentesi”.
Il PrenatalSafe è il primo test prenatale non invasivo che riesce a fornire il più alto livello di informazione sullo stato di salute del feto già dalle prime settimane di gestazione. E’ indicato in tutte le gravidanze, non solo quelle considerate ad alto rischio di malformazioni, ovvero:
- età avanzata della donna (> 35 anni);
- età avanzata paterna (> 40 anni);
- bitest positivo;
- storia familiare di malattie ereditarie.
Il test si esegue su un semplice prelievo di sangue materno effettuato già a partire dalla 10^ settimana di gestazione e da questo viene estratto e analizzato il DNA delle cellule fetali tramite una tecnologia italiana altamente specializzata.
Il test indaga molte delle alterazioni cromosomiche, causa delle principali patologie congenite o ereditarie fetali:
- le aneuploidie cromosomiche, cioè la variazione del numero dei cromosomi (come la sindrome di DOWN);
- le alterazioni cromosomiche strutturali;
- le microdelezioni;
- alcune mutazioni puntiformi.
Esistono 6 livelli di approfondimento del test che vanno dal PrenatalSafe 3, che analizza i 3 cromosomi che hanno maggiore frequenza di aneuploidia (il 13,18 e 21), il PrenatalSafe 5, che oltre ai tre cromosomi citati prima studia anche anomalie a carico dei cromosomi sessuali X e Y, fino ad arrivare al PrenatalSafe KARYO PLUS complete, che analizza tutti i cromosomi dei due test precedenti ma anche molte altre aneuploidie meno comuni e addirittura 9 tra le microdelezioni più frequenti (Sindrome di DI GEORGE).
Pertanto questo è un test che risponde a qualsiasi tipo di esigenza e di quesito diagnostico e, in comune accordo con il vostro ginecologo, in base anche alla vostra storia familiare, potrete decidere a quale livello affidarvi per il vostro screening prenatale senza ricorrere all’amniocentesi che comunque presenta un discreta percentuale di rischio di aborto.
I vantaggi associati a questo test sono molteplici:
- Sicurezza: essendo un test non invasivo azzera i rischi di aborto legati alle altre tecniche prenatali invasive come amniocentesi e villo centesi;
- Sensibilità: il test ha una altissima sensibilità diagnostica pari al 99%. Questo significa che la possibilità di fare una diagnosi errata di mutazione è pari allo 0,1%;
- Rapidità: Ricordiamo che la tecnologia del PrenatalSafe® è italiana e, grazie alla stretta collaborazione che il nostro centro analisi e con i laboratori esclusivi che la effettuano, è possibile avere il referto già dopo 7 – 10 giorni.
“Per qualsiasi informazione – sottolinea la dottoressa Notarfrancesco – è possibile contattare i nostri centri di Padula, Atena Lucana ed Olevano sul Tusciano, dove i nostri specialisti saranno a vostra disposizione per spiegarvi i dettagli del test e degli eventuali approfondimenti che ne esistono”.
– Paola Federico –