Lettera aperta di Giuseppe Ferro, 18enne di Teggiano, già Presidente della Consulta provinciale degli studenti di Salerno ed ex alunno dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Pomponio Leto”.
Polla 2018, Sala Consilina 2014, Sicignano-Lagonegro 1987, sono tre date che hanno una parola in comune: chiusura. Differiscono, però, per le strategie adottate da parte del popolo, nello specifico mi riferisco a quello ancora”puro” dei miei coetanei. Vedere che a manifestare contro la chiusura del Punto Nascita di Polla c’erano i giovani piuttosto che i grandi mi rincuora perché questo vuol dire che qualcosa sta cambiando, che si sta iniziando a capire che ognuno di noi ha le proprie responsabilità.
Mi ricordo ancora quei giorni di protesta a Sala Consilina, dove i ragazzi che cercavano di battagliare si potevano contare sulle dita di una mano e tra quelli vi era uno di 14 anni. Personalmente soffro per non aver potuto continuare i miei studi nella mia terra e per essermi dovuto allontanare per andare su al Nord, ma ora soffro ancora di più perché qualche “mano invisibile” sta cercando di togliere completamente il futuro al Vallo di Diano ed io e tutti gli altri giovani non ci stiamo. Non possiamo vedere che quella che più volte è stata definita la “conca d’oro” della provincia di Salerno muoia, la manifestazione di Polla ne è la dimostrazione.
A noi giovani, non importa di chi sia la colpa, non importa se è dei sindaci piuttosto che del governo regionale o di quello nazionale: quello che vogliamo è avere un futuro da protagonisti attivi e non passivi. La storia ci insegna che in passato abbiamo preso parte alle scelte più importanti avvenute a livello nazionale, tutto ciò è stato possibile grazie al nostro senso di unità e di appartenenza che ci ha contraddistinto. Proprio questo nostro senso di appartenenza ora può salvarci. Non serve più dividerci e fare la guerra contro chi abita in un comune vicino. Polla è solo uno dei comuni del Vallo di Diano ma i problemi sono di tutti, d’altra parte noi giovani ci spostiamo da un paese all’altro per uscire, se oggi tocca all’ospedale, domani a chi toccherà? A Sala Consilina, a Sassano, a Teggiano o ad un altro paese del comprensorio? Questo ora non lo sappiamo, quello che di certo noi ragazzi vogliamo sentire è che non vi sia più invidia tra i vari sindaci per una carica mancata o per altre ragioni. Vogliamo che si uniscano società civile e politica per portare avanti questa battaglia che non è solo per l’ospedale ma è una lotta per darci il futuro anzi per costruirlo.
Voglio complimentarmi con i ragazzi che sono scesi in piazza a Polla, vi ho sostenuti a distanza e sono amareggiato per non esserci potuto essere. Siete stati capaci di far capire che una forza che vuole salvare la propria terra c’è. Oggi in piazza vi erano tutte le scuole del Vallo di Diano ed è questo un esempio che i grandi devono seguire.
Uniamoci e lottiamo insieme per salvare questa meravigliosa terra.
– Giuseppe Ferro –
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17/11/2018 – “Vogliamo questo reparto”. Studenti e cittadini in protesta per la chiusura del Punto Nascita a Polla