Si è svolta questa mattina, nel piazzale antistante l’ospedale “Luigi Curto” di Polla, la manifestazione contro la chiusura del Punto Nascita indetta dai sindacati CGIL, CISL FP, UILFPL e FIALS.
Infatti un Decreto regionale, nella giornata di lunedì, ha annunciato la disattivazione dei Punti Nascita nel Vallo di Diano e nel Golfo di Policastro, a partire da gennaio 2019, poiché il volume di attività non supera i 500 parti annui e non è stata accolta nessuna deroga. Quello che più ha stupito e fatto indignare la popolazione è stato il fatto che il presidio ospedaliero di Vallo della Lucania pur avendo parti in meno rispetto all’ospedale di Polla ha ottenuto una deroga.
Le varie scuole del Vallo del Diano, gli amministratori, le associazioni locali e tanti cittadini hanno fatto sentire forte la loro voce e hanno fatto partire un corteo che ha attraversato tutto il paese per manifestare la loro rabbia per un ulteriore servizio tolto a questo territorio a sud della provincia di Salerno.
L’hashtag #NatoaPolla, tanti fiocchi e palloncini blu e rosa, striscioni e cori come “Noi siamo i protestanti del reparto” o “Vogliamo questo reparto” sono stati gli slogan dei tanti ragazzi accorsi per difendere il proprio territorio.
Soddisfazione e orgoglio sono stati espressi anche dai tanti rappresentanti della politica locale per la presenza di tante persone e dei ragazzi scesi in piazza in segno di protesta.
Ai microfoni di Ondanews le interviste ai rappresentati dei sindacati e agli studenti presenti oggi.
– Annamaria Lotierzo –