“Si potenziano le Aree Interne e nel contempo il territorio viene privato dei Punti Nascita. Il Comitato Tecnico del Ministero della Salute, retto dalla ministra pentastellata Giulia Grillo, non ha accettato le deroghe relative al Piano ospedaliero regionale, privando importanti aree della Campania di un diritto costituzionalmente garantito”.
A dichiararlo è l’Assessore regionale Corrado Matera all’indomani del Decreto che ha stabilito la chiusura, dal 1° gennaio 2019, dei Punti Nascita degli ospedali di Polla e di Sapri.
“La Sanità rappresenta un nodo cruciale della strategia nazionale delle Aree Interne – dichiara Matera – È , pertanto, inaccettabile che linee strategiche individuate e finanziate dallo Stato vengano confutate dallo Stato stesso. Da una parte, con la legge di stabilità vengono finanziate azioni che mirano alla tutela della salute in ambito materno-infantile, mentre dall’altro bisogna fare i conti con la chiusura di diversi punti nascita”.
Secondo Matera “è necessario che ci sia una più ampia convergenza politica per proporre ed approvare con la dovuta urgenza un disegno di legge che dia dignità alle Aree Interne. La salute è di tutti e va difesa. È inammissibile che i Punti Nascita scompaiano in un’area ritenuta meritevole di attenzione dallo Stato. Uno Stato solidale, sociale, attento ai principi fondamentali della Carta costituzionale, ha il dovere di intervenire con provvedimenti legislativi specifici a favore dei territori che necessitano di tutela, garantendo uomini, risorse, infrastrutture adeguate in settori vitali come la Sanità”.
Per entrambi i nosocomi, occorre ricordare, non è stata accolta la richiesta di deroga di chiusura per tutti i Punti Nascita che fanno registrare meno di 500 parti all’anno.
“La Regione – spiega Matera – ha proposto e riproporrà la deroga per i Punti Nascita di Polla e Sapri. Qualche mese fa non eravamo ancora Area Pilota, oggi lo siamo e dobbiamo difendere con forza la nostra dignità. Con il Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, Raffaele Accetta ed i sindaci delle aree svantaggiate interessate, porremo il problema sul piano nazionale”.
“E’ arrivato il momento – ha concluso – di una grande e coesa unità per la risoluzione di questa problematica che sta a cuore a tutti i cittadini”.
– Claudia Monaco –