Non si fermano le polemiche e i malumori dopo il Decreto della Regione Campania che dispone, a partire dal 1° gennaio 2019, la chiusura dei Punti Nascita degli ospedali “Luigi Curto” di Polla e “Immacolata” di Sapri poiché i volumi di attività sono inferiori a 500 parti l’anno. A tal proposito anche il primo cittadino di Polla Rocco Giuliano, sempre attento alle problematiche che riguardano il presidio ospedaliero, ha espresso la sua opinione.
“Come Comune ma penso anche gli altri sindaci impugneremo il decreto davanti al Tribunale Amministrativo – dichiara Giuliano – C’è una disparità di trattamento perché altri ospedali con gli stessi posti letto e meno nati hanno avuto la deroga, come è successo per Vallo della Lucania e Ariano Irpino. Non capisco perché il nostro ospedale non è rientrato nella stessa valutazione. Ci devono spiegare perché Vallo della Lucania ha avuto la deroga e a Polla con più nati e più ricoveri non è stata concessa nessuna deroga”.
“Vallo della Lucania ha registrato ogni anno circa 70 nati in meno rispetto all’Ospedale di Polla – continua – Attualmente Polla registra 272 nascite e Vallo ne ha 217. Nel 2014 avevamo addirittura 100 nati in più, nel 2015 e nel 2016 erano 80 i nati in più. Il Cilento è come il Vallo di Diano, ha gli stessi problemi ma c’è una disparità di trattamento dei due territori. Il perché di questo ce lo deve spiegare qualcuno”.
– Annamaria Lotierzo –
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