Una giornata commemorativa in occasione del centenario della Grande Guerra si è tenuta questa mattina presso la Certosa di San Lorenzo a Padula, organizzata dalla società cooperativa Nova Civitas in collaborazione con il Polo Museale della Campania.
Tema centrale il mito e la storia della regione cecoslovacca con la partecipazione del Vescovo della Diocesi di Teggiano Policastro S.E. Mons. Antonio De Luca, di Jàn Šoth, Ambasciatore della Repubblica Slovacca in Italia, Jozef Spanik, consigliere dell’Ambasciata della Repubblica Ceca in Italia e Enrico Padula, consigliere dell’Ambasciata d’Italia.
“Siamo qui per ricordare i momenti della storia che uniscono le nostre tre nazioni– ha dichiarato Jàn Šoth- perché la memoria è fondamentale per costruire il nostro futuro insieme“.
Particolarmente evocativo è stato anche lo scenario, in quanto il Monastero della Certosa fu un campo di prigionia ceco-slovacco durante la Grande Guerra, luogo di rilevanza storica per la nascita della Cecosvolacchia. “Proprio qui a Padula, i prigionieri dell’Impero austro-ungarico di origine cecoslovacca divennero liberi per fondare la loro Nazione” ha aggiunto Jozef Spanik.
Dopo questo momento commerativo, l’evento è proseguito con gli interventi dell’ingegnere Antonio Casella, Presidente della Nova Civitas, di Angelo De Luca, Direttore Generale della BCC di Buonabitacolo e con le relazioni del Colonnello Antonino Zarcone, storico militare e saggista, dell’architetto Giovanni Villani, funzionario della Soprintendenza di Salerno-Avellino, di Carmine Pinto, docente di storia contemporanea dell’Università di Salerno, e di Vincenzo Maria Pinto, curatore della Mostra “Dov’è la Patria nostra?”, riallestita in collaborazione con il Liceo Artistico del “Pomponio Leto” di Teggiano.
“Solo con la cultura del divino possiamo allontanare da noi questi tragici eventi e possiamo farlo valorizzando e rispettando l’umanità” ha concluso il Vescovo De Luca.
– Justine Biancamano –