Verrà effettuato martedì 13 novembre l’esame autoptico sulla salma di Violeta Mihaela Senchiu, la 32enne di nazionalità rumena vittima di un femminicidio avvenuto lo scorso 3 novembre all’interno dell’appartamento in cui abitava a Sala Consilina con il compagno, il 48enne Gimino Chirichella, arrestato per omicidio. Così ha disposto la Procura della Repubblica di Napoli, dato che la giovane donna ha smesso di vivere domenica 4 novembre nel Centro Grandi Ustionati dell‘ospedale Cardarelli e, da allora, la salma è rimasta a disposizione dell’Autorità Giudiziaria all’interno dell’obitorio del nosocomio napoletano, dove verrà effettuata l’autopsia. Soltanto dopo verrà liberata e restituita ai familiari per le esequie.
I Carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, attraverso testimonianze dirette e la visione di diverse immagini dei sistemi di videosorveglianza di esercizi commerciali del Vallo di Diano, dopo il tragico accaduto hanno ricostruito la dinamica del delitto della donna: Chirichella, sabato pomeriggio, si è recato presso un distributore di carburanti, riempiendo due taniche di benzina e, successivamente, è tornato nel suo appartamento in località Sagnano. Qui Violeta era vicino al camino e così il 48enne avrebbe riversato il liquido infiammabile sul pavimento dandogli fuoco e scatenando l’incendio di tutta l’abitazione in cui la donna è rimasta gravemente ustionata. Anche Chirichella ha riportato delle ustioni e per questo motivo attualmente si trova ricoverato nel reparto detenuti dell’ospedale “San Carlo” di Potenza.
Qui, nel corso dell’udienza di convalida, è stato interrogato dal Giudice per le indagini preliminari, il dottor Trivelli, nella mattinata di martedì ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il Gip ha ritenuto di non convalidare il fermo a carico di Chirichella, non sussistendo il pericolo di fuga o di reiterazione del reato. Ha però accolto l’istanza del pm di ordinanza di custodia cautelare in carcere.
– Chiara Di Miele –
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