In serie difficoltà economiche si rivolgono agli usurai e, dopo aver ricevuto quanto richiesto, vengono costretti a restituire le somme con interessi elevatissimi. È quanto accaduto ad una coppia di imprenditori di Campagna, come si legge sul quotidiano Il Mattino.
A giudizio finiscono cinque persone, tra cui due uomini di Padula, uno di Sala Consilina (quest’ultimo risponde soltanto del reato di usura) e due di Campagna. Questi per incutere maggiore paura alla coppia e costringerla a pagare avrebbero vantato legami con il clan Maiale così i due imprenditori per far fronte alle richieste sarebbero stati costretti a cedere un intero ramo aziendale, consistente in un supermercato. I cinque sono finiti davanti al giudice con l’accusa di usura ed estorsione aggravata dal metodo mafioso.
I fatti risalgono al periodo tra maggio del 2015 e maggio del 2016. Gli imprenditori, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, avrebbero ricevuto in prestito la somma di 20mila euro su cui sarebbero stati costretti a pagare degli interessi con un tasso annuo superiore a quello legale.
L’episodio più grave risalirebbe al maggio 2016 quando tre dei cinque indagati avrebbero costretto la coppia a pagare la somma prestata, maggiorata degli interessi, minacciandoli che se non avessero pagato avrebbero informato i componenti del clan. La coppia in quell’episodio sarebbe stata costretta a cedere il ramo aziendale.
Da qui sono scaturite la denuncia e l’avvio delle indagini da parte della Procura. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte dei pm Vincenzo Senatore e Francesco Rotondo, si attende l’udienza preliminare che si svolgerà il 26 novembre.
– Miriam Mangieri –